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Cronaca

Caldaie condominiali: necessaria l'autorizzazione per le emissioni

Novità importanti – e una scadenza stringente – dalle leggi nazionali sulle emissioni in atmosfera. Per molti tipi di stabilimenti e impianti esistenti, esclusi dalle norme precedenti, è ora necessaria l’autorizzazione alle emissioni in aria

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

Genova - Novità importanti – e una scadenza stringente – dalle leggi nazionali sulle emissioni in atmosfera. Il combinato dei decreti legislativi 152 del 2006 e 128 del 2010 ha stabilito infatti che per molti tipi di stabilimenti e impianti esistenti, esclusi dalle norme precedenti, è ora necessaria l’autorizzazione alle emissioni in aria.

La domanda va presentata alla Provincia o a seconda dei casi al Comune competente per territorio, entro la fine di questo mese. “La scadenza del 31 luglio – dice Cecilia Brescianini, dirigente del servizio aria, rumore ed energia della Provincia – è il termine ultimo per presentare le istanze di autorizzazione alle emissioni relative a tutti i tipi di stabilimenti già funzionanti inseriti nella nuova normativa e la mancata presentazione delle domande entro la scadenza comporta anche la segnalazione all’autorità giudiziaria per attività senza l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera”.

La Provincia sta svolgendo anche incontri tecnici per ricordare la scadenza dalle norme nazionali a categorie e ordini professionali interessati alle nuove autorizzazioni. “La novità più rilevante - dice Cecilia Brescianini - riguarda le caldaie condominiali con potenza superiore a 3 MW, impianti civili per i quali in precedenza non era mai stata previsto questo tipo di autorizzazione. Altri stabilimenti soggetti alla procedura sono quelli per la movimentazione di materiali polverosi (come terra e sabbia), le lavorazioni di pietre, marmi e ardesia per le quali in precedenza, effettuando molte fasi del ciclo a umido, non era richiesta autorizzazione, le linee di trattamento fanghi di impianti per il trattamento delle acque,  gli allevamenti di animali (se superano un certo numero di capi: per esempio da 200 in su per le mucche da latte, dai 1000 in su per i vitelli, dai 250 in su per i cavalli, dalle 25.000 in su per le galline ovaiole) gli impianti di emergenza e sicurezza e le verniciature all’aperto in assenza di specifici impianti.

Altre informazioni e la modulistica per la presentazione delle domande sono scaricabili dal sito della Provincia di Genova:
www.provincia.genova.it sezione Autorizzazioni/Aria/AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA DEGLI IMPIANTI ESISTENTI.

Informazioni e chiarimenti anche contattando l’ufficio Aria e depositi minerali della Provincia di Genova (referente la dottoressa Rosetta Sbarbaro) ai numeri telefonici 010 5499830/820/648/777.

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