Dal viadotto Bisagno continuano a cadere oggetti. I cittadini: «Intanto qui sotto rischiamo la pelle»
Il 16 marzo erano cadute cinque lamiere da 20 kg sfiorando un'auto e un pulmino che stava trasportando alcune persone, e spaccando una persiana
Un altro oggetto, questa volta un pezzo di legno, forse perso da qualche camion, caduto dal viadotto Bisagno sulla strada sottostante con un volo di più di 70 metri. È l'ennesima testimonianza che arriva dal comitato Abitanti sotto il ponte Bisagno: a rendere noto quanto successo, la portavoce Chiara Ottonello con un lungo sfogo in cui chiama in causa politica e Aspi.
«E poi se la prendono con calma - scrive Ottonello - e dicono: vediamo, ci pensiamo, forse vi spostiamo un po' da casa vostra in alcune fasi, decidiamo quali sono più rischiose. Le altre vi prendete il rischio e state lì sotto con il santino in mano. Tranquilli che non abbiamo una vita da portare avanti, e non ci disturba per niente prendere baracca e burattini e spostarci ogni volta che ce lo dite, per due mesi o tre, e poi tornare, e poi di nuovo. Poi fanno le ispezioni perché nel frattempo sono passati due anni e il punteggio di rischio crollo del viadotto aumenta. E poi ci dicono che comunque durante i lavori le barriere anti caduta oggetti dalla carreggiata non verranno messe. E intanto qui continua a cadere roba sfiorandoci, e intanto qui sotto c'è la nostra pellaccia».
Il comitato aveva già richiesto l'intervento urgente delle autorità più volte per chiedere che venga portato a termine il percorso, iniziato con l'ex ministra alle Infrastrutture Paola De Micheli, per il trasferimento dei residenti e la cessione delle abitazioni al Comune di Genova. Il timore dei cittadini, adesso, è che il via libera possa arrivare ma soltanto per trasferimenti temporanei, in alcune fasi. «Bulloni, pluviali, calcinacci, passerelle, coperture di furgoni e ultime, ma solo in termini di tempo, lampiere. Un elenco della spesa che racconta come in un anno e mezzo dal viadotto Bisagno sia precipitato qualsiasi oggetto contundente, direttamente sulle abitazioni del residenti di via delle Gavette» avevano scritto in una nota i cittadini, stremati, ricordando come il 16 marzo fossero cadute cinque lamiere da 20 kg rispettivamente in due giardini e sulla strada, sfiorando un'auto e un pulmino che stava trasportando alcune persone. Due di questi oggetti, inoltre, avevano spaccato una persiana, sfiorando anche un tubo del gas.