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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Il Tar boccia la caccia in deroga allo storno per il terzo anno di fila

I giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno anche condannato la Regione e 4 associazioni di cacciatori a liquidare le spese legali agli ambientalisti

«Inattendibile» e «illegittima»: così il Tar ha definito la delibera della giunta regionale sulla caccia in deroga allo storno, approvata nel giugno 2017 perché venisse aperta tra il 24 settembre e il 15 dicembre dello stesso anno.

Le associazioni animaliste - Lac, Enpa e Lav - avevano subito impugnato il provvedimento, così come già fatto altre due volte (nel 2015 e nel 2016) con lo stesso risultato: il Tar, che aveva sospeso la delibera nel dicembre del 2017, ha condannato la Regione Liguria e 4 associazioni di cacciatori che si erano costituite in giudizio a liquidare alle associazioni oltre 5mila euro di spese legali. 

Gli ambientalisti hanno parlato di «istruttoria sfacciatamente farlocca per favorire qualche centinaia di aficionads della contraerea degli uccelletti sotto le mentite spoglie dell’ovicoltura», chiamando in causa le motivazioni usate dall’assessore regionale all’Agricoltura, Stefano Mai, per giustificare l’apertura in deroga della caccia allo storno.

Mai aveva infatti ricordato le segnalazioni arrivate in Regione sui danni (mai risarciti) provocati dagli storni alle coltivazione di olive, che secondo le associazioni provenivano «da solo 12 comuni, in maggior parte con scarsissima olivicoltura, come Stella e Serra Riccò), peraltro non auto ceritficate. Riteniamo siano da ricondurre - concludono - a soggetti titolari di licenza di porto di fucile».

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