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Cronaca

Dal porto ai forti in cabinovia: il progetto è pronto a partire

Il collegamento aereo dovrebbe partire dalla Stazione Marittima e arrivare sino a Forte Begato, con una tappa intermedia al Lagaccio, nell'ex caserma Gavoglio

Il rilancio turistico di Genova non pass soltanto da mare e spiagge, ma anche dalle sue colline e dai suoi forti: ne è convinto il sindaco Marco Bucci, che in occasione della presentazione del nuovo percorso di “urban trekking” nel cuore della città ha annunciato novità che riguardano la riqualificazione proprio dei forti e il progetto di realizzazione della cabinovia che dal Porto Antico arriverà sino alla cintura delle fortificazioni facendo una tappa intermedia al Lagaccio, con tutta probabilità nell’ex caserma Gavoglio.

«Il percorso di trekking che abbiamo presentato è un anticipo di ciò che abbiamo in programma - ha confermato il primo cittadino - In particolare per quanto riguarda il collegamento aereo tra la Stazione Marittima e i forti. A breve assegneremo definitivamente la progettazione della cabinovia, sappiamo già chi la vuole fare e siamo a buon punto. Si tratta solo di fare la progettazione, poi partiremo scegliendo tra project financing o gara. Non abbiamo ancora deciso quale dei due, ma siamo a buon punto».

Il progetto a oggi prevede una cabinovia che si sviluppa su 26 km di percorso, con appunto 3 aree coinvolte - Stazione Marittima, Lagaccio e Forti  - e tra le 20 e le 60 cabine da 10 posti ciascuno che compierebbero 5 viaggi l’ora. La velocità potrebbe variare da 12 a 18 km/h, con una percorrenza media di 10 minuti. 

Dall’ex caserma Gavoglio a forte Begato, i piani di riqualificazione

La cabinovia sarebbe strettamente connessa alla riqualificazione di Forte Begato, che in futuro potrebbe diventare una sorta di contenitore per diversi ambiti, dai servizi pubblici e privati anche con carattere sovraurbano (formazione, ricerca, ecc.) ad alloggi per attività, benessere e riabilitazione, passando per centro documentario espositivo (tecniche multimediali) e laboratori didattici. Tra le altre ipotesi avanzate, spazi per laboratori artistici e commerciali, e rispetto all’obiettivo di eco-sostenibilità e promozione di attività di giovani creativi e imprenditoriali applicazioni nell’ambito della bioagricoltura, green economy, bioarchitettura e ingegneria naturalistica.

Nell’ex caserma Gavoglio, invece, verrebbe sviluppato un polo sportivo per eventi e attività che potrebbero allargarsi anche al cortile della caserma, che potrebbe ospitare anche fiere, mercati e orti urbani.

L'ipotesi di un impianto a fune era già stato avanzato nel 2002, all’epoca dell’amministrazione di Beppe Pericu, e anche in questo caso rientrava in un più complesso progetto di riqualificazione dei forti di Genova.

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