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Cronaca

Non ce l'ha fatta Bruno Canepa, il vigile del fuoco precipitato sul Monte Bianco

Il caposquadra di Multedo è morto all'ospedale di Annecy, a poco più di un mese dall'incidente in cui ha perso la vita il collega e amico Giovanni Mantero

Alla fine Bruno Canepa non ce l’ha fatta: il vigile del fuoco di Genova, appassionato alpinista che lo scorso 12 luglio era precipitato durante una scalata del Monte Bianco, è morto all’ospedale di Annecy , poco più di un mese dopo il suo collega Giovanni Mantero.

Canepa, 54 anni, era caposquadra nel distaccamento di Multedo. La notizia della sua morte è arrivata nel giorno in cui Genova si è fermata per ricordare le 43 vittime del crollo del ponte Morandi, e in cui i familiari hanno voluto premiare i soccorritori per il loro lavoro e aiuto: proprio ai vigili del fuoco, nella sala del centro civico di Cornigliano, era stato tributato l’applauso più lungo e fragoroso, e proprio i vigili del fuoco hanno voluto esprimere tutto il cordoglio per la morte del loro amico e collega. Sia Canepa sia Mantero avevano dato il loro contributo il giorno della tragedia e quelli successivi.

«Tutti i vigili del fuoco di Genova si stringono alla famiglia in questo giorno di dolore», hanno reso noto dal Comando provinciale di Genova. Canepa era ricoverato dal 12 luglio all’ospedale di Annecy: lo scorso 12 luglio stava percorrendo insieme con Mantero, 44 anni, la via normale francese che si trova sul versante nord della montagna per raggiungere la vetta quando entrambi sono precipitati in un crepaccio. Mantero era morto sul colpo, per Bruno restava ancora una flebile speranza, anche se  le condizioni erano apparse disperate da subito. Dolore e sgomento nella sua Voltri, dove in tanti aspettavano buone notizie, speranzosi di rivederlo correre o arrampicarsi, sue grandi passioni.

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