Rissa sul bus a Brignole, la denuncia: «Autista e passeggeri isolati»
La lite è scoppiata su un mezzo della linea 17 nella notte tra sabato e domenica, e i contendenti si sono aperti le porte al semaforo quando si sono resi conto che stavano intervenendo le forze dell'ordine. Nessuno strumento di sicurezza ha funzionato
«Passano le dirigenze Amt, ma i problemi restano»: così la segreteria Orsa Tpl Genova denuncia l’ennesimo episodio di violenza che si è verificato su uno degli autobus della linea cittadina.
I fatti risalgono alla notte tra sabato e domenica scorsi, quando alla fermata di Brignole, su un mezzo della linea 17 sono salite diverse persone. Poco dopo la partenza, intorno all’una, è scoppiata una rissa che ha coinvolto un gruppetto di persone che hanno rischiato di coinvolgere anche gli altri passeggeri.
L’autista ha provato quindi a usare la chiamata di emergenza tramite pedale, risultata per non attiva così come le telecamere di bordo: «Non ricevendo risposta dal centro operativo nonostante la chiamate tramite il Sistema Integrato di Monitoraggio, il collega, come da ordine di servizio, contattava lui stesso con il proprio cellulare le forze dell’ordine, che al loro arrivo dopo pochi minuti non hanno potuto che constatare che erano scappati tutti, essendosi aperti le porte del bus fermo al semaforo», proseguono i sindacati, che puntano il dito contro il fatto che «il Centro Operativo Amt rispondeva alla chiamata quando il collega era già a Nervi» e contro lo stato del parco mezzi dell’azienda: «La vettura usata a Brignole, serie 7000, era chiaramente sottodimensionata e non consona per quella linea, dove serve minimo un 12 metri: i passeggeri erano stipati come sardine».
Alla luce dell’ennesima rissa, uno dei tanti episodi di violenza e degrado che spesso si verificano sui bus, Orsa ha dunque lanciato l’appello affinché il nuovo amministratore unico di Amt, Marco Beltrami, e il nuovo assessore alla Mobilità, Stefano Balleari, intervengano per risolvere la situazione in cui versa il trasporto pubblico cittadino e mettano a punto una strategia in grado di garantire la sicurezza del personale e dei passeggeri: «Riteniamo che le misure adottate sino a oggi non siano sufficienti sottolinea il sindacato - Bisogna intervenire in tempi certi, brevi e con un protocollo preciso, bisogna tutelare gli utenti e i lavoratori adottando il nostro kit di sicurezza (videosorveglianza interna collegata alla centrale operativa di polizia o carabinieri), così da aiutare le forze dell'ordine nel loro lavoro e rendere i bus più sicuri».
