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Cronaca Via Borzoli

Tragedia di via Borzoli, interrogato l'agente che ha sparato a Jefferson

L'agente rimasto ferito in modo più serio è stato dimesso dall'ospedale San Martino e ascoltato in procura insieme al collega, che ha sparato a Jefferson Tomalà, uccidendolo

Ieri sono stati interrogati dal pm Walter Cotugno i due poliziotti, intervenuti in via Borzoli per calmare Jefferson Tomalà, rimasto ucciso dopo aver accoltellato due agenti. La procura intende mettere a confronto le dichiarazioni rese dal personale in divisa con i fori di proiettile, trovati sul corpo del giovane, alcuni pare sparati mentre il ragazzo era di spalle.

Il motivo, secondo la versione fornita dai poliziotti, starebbe nel fatto che Tomalà si era girato per infliggere alcuni fendenti al sovrintendente di polizia. L'agente che ha sparato al giovane è indagato per omicidio colposo per eccesso nell'uso legittimo delle armi. Nel frattempo l'agente rimasto ferito in modo più serio è stato dimesso dall'ospedale San Martino.

La polizia era accorsa in via Borzoli dopo che la madre del giovane aveva telefonato al 112 per chiedere l'aiuto di un medico visto che il figlio aveva preso un coltello e minacciava di farsi del male dopo una lite con la compagna, madre di sua figlia. All'arrivo della volante, invece di calmarsi, il ragazzo aveva chiesto in modo insistente che se ne andassero, senza lasciare l'arma. A quel punto uno degli agenti gli aveva spruzzato dello spray al peperoncino, innescando la reazione violenta del giovane, poi ucciso dai colpi di pistola di un altro poliziotto.

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