Bombe carta, cipolle e razzi: perquisito club del Genoa, un arresto

Un arresto in flagranza e perquisizioni in città, anche all'interno di un club della tifoseria genoana, ambito al quale, con livelli di partecipazioni diverse, gli indagati sono ascrivibili. Questo finora il bilancio di un'operazione della polizia di Stato nell'ambito di una indagine, condotta dalla squadra mobile del capoluogo ligure e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, che ha avuto origine dal sequestro, effettuato nel mese di ottobre scorso, di un pacco presso un deposito di un noto corriere nazionale.

In quella circostanza furono rinvenuti materiale esplodente e numerosi ordigni artigianali ('bombe carta') privi di segni di riconoscimento e caratterizzati da un'elevata micidialità, immediatamente fatti brillare dalla squadra artificieri della questura. Nella medesima giornata era stato intercettato un secondo pacco contenente 13 tubi in ferro chiusi a una estremità al fine da essere utilizzati come mortai pirotecnici.

Le investigazioni hanno permesso di identificare i destinatari del materiale esplodente a carico dei quale l'autorità giudiziaria procedente ha disposto perquisizioni delegate, che, eseguite lunedì 26 dicembre dalla squadra mobile col supporto di personale artificiere e di unità cinofile della polizia scientifica, hanno consentito di rinvenire tre 'bombe carta', quattro colpi da mortaio (costruiti artigianalmente e totalmente illegali), 85 artifizi pirotecnici ('cipolle'), detenibili solo con apposita licenza, 35 razzi da segnalazione, 20 torce a mano e 6 segnali fumogeni.

Per la detenzione delle bombe carta e dei colpi da mortaio è stato arrestato in flagranza del reato un giovane diciottenne genovese. Un altro tifoso 50enne, indagato per il medesimo reato, è stato segnalato per la violazione del Daspo in quanto deteneva artifizi pirotecnici nonostante la misura di prevenzione lo vietasse in maniera esplicita.