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Cronaca

Esche avvelenate, dopo le ronde di quartiere si muove anche Tursi

L'assessore Campora assicura: «Coinvolgeremo le forze dell'ordine, sono reati penali». E poi invita i genovesi alla «mobilitazione sociale» per monitorare le strade e segnalare episodi

Dopo i singoli cittadini, che hanno deciso di fare rete e organizzare delle ronde nelle zone maggiormente colpite, arriva anche il Comune. Che alla luce delle sempre più numerose segnalazioni sulla presenza di esche avvelenate, polpette con i chiodi e spugne fritte in diversi quartieri della città, ha annunciato l'intenzione di chiedere l'intervento e la collaborazione delle forze dell'ordine.

«Questi sono reati di natura penale - ha sottolineato l'assessore comunale all'Ambiente e alle Politiche animali, Matteo Campora, rispondendo - Per questo motivo abbiamo intenzione di coinvolgere le forze dell'ordine e di avvalerci anche dell'attività svolta dalla Municipale, così come accaduto nel parco dell'Acquasola».

Nel frattempo, ha proseguito Campora, «è importante che ogni cittadino che frequenta parchi e ville segnali all’amministrazione l'eventuale presenza di esche o bocconi, o comportamenti che appaiono sospetti. Serve un movimento di popolo che vigili e segnali, poi avremo modo di affrontare argomento in maniera approfondita e di trovare soluzioni efficaci».

Sul finire della seduta con 35 voti su altrettanti presenti, il consiglio ha approvato una mozione che impegna la giunta ad adottare una serie di misure finalizzate a contrastare i sempre maggiori casi di avvelenamento di cani. Il testo, presentato da Francesco Maresca e Marta Brusoni di Vince Genova, chiede al Comune di prendere provvedimenti mirati: «Nel 2017 sono stati 17 i cani morti per avvelenamento - ha detto Maresca in Sala Rossa -  I ritrovamenti si moltiplicano, alla Foce sono state trovate minacce da parte di cittadini sì esasperati dalle deiezioni non raccolte, ma comunque persone che dicono di essere pronte a passare alle maniere forti uccidendo i cani».

«Alla luce del fatto che anche nella nostra città sono sempre più numerosi i casi - ha proseguito Maresca - e vista la frequenza degli episodi, considerando che i bocconi potrebbero essere pericolosi anche per i bambini, chiediamo l’adozione di misure preventive per contrastare il fenomeno, come per esempio apposita segnaletica che mette in guardia sulla potenziale presenza di esche in aree critiche, valutando l'opportunità di fare campagne di sensibilizzazione per favorire comportamenti ispirati a una civile convivenza e rispetto reciproco, sperando che Genova possa diventare capofila in Italia per inasprire le pene contro chi maltratta e uccide gli animali»

Esche killer, una serata in compagnia dei "guardiani dei cani" | Video

Le ronde nei singoli quartieri, intanto, proseguono: dopo il "debutto" a Castelletto, sempre più persone hanno voluto aderire ai gruppi social e alle chat in cui si organizzano i gruppi e gli itinerari da percorrere, nella speranza di togliere dalla strada eventuali pericoli e sopratuttto fungere da deterrente.

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