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Cronaca Albaro / Via Boccadasse

Boccadasse, il grido d'allarme a 4 anni dalla mareggiata: "Borgo senza protezione dal mare, qui rischiano le persone"

Il 30 ottobre 2018 l'iconico borgo marinaro genovese venne distrutto, dopo la ricostruzione associazioni e residenti chiedono da tempo una diga soffolta. Il presidente della Pro Loco Cesare Pastorino: "Ora che è arrivato l'autunno le persone cominciano ad avere paura"

Sono passati quattro anni dall'eccezionale mareggiata che il 30 ottobre 2018 devastò gran parte della costa ligure facendo danni enormi. Tra le località più colpite Boccadasse, devastata dalla furia del mare e poi ricostruita, ancora una volta però gli abitanti e le associazioni dell'antico borgo marinaro lanciano un grido di allarme, da tempo chiedono la costruzione di efficaci protezioni a mare, con la costruzione di una diga soffolta.

È stato creato un tavolo di lavoro con tutte realtà del borgo, Proloco Maris Boccadasse, società sportiva Filippo Vignocchi, Civ Boccadasse e la parrocchia di Sant' Antonio da Padova, sabato 29 ottobre 2022 alle ore 18 si terrà una Santa Messa che vuole essere un sollecito a tutte le autorità competenti "perché si attivino affinchè anche Boccadasse, unico, esclusivo ed intatto Borgo marinaro della città di Genova, non debba vivere ancora con ansia e preoccupazione gli effetti dei cambiamenti meteorologici sempre più probabili, aggressivi e frequenti". Un tema che si trascina da diverso tempo, affrontato anche in consiglio comunale lo scorso anno, sul quale però mancano risposte secondo quanto spiegato a Genova Today dal presidente della Pro Loco Cesare Pastorino.

"Abbiamo parlato con il Comune, scritto anche alla Regione alla quale presto chiederemo anche un incontro - racconta Pastorino - a Boccadasse serve una protezione dalla furia del mare, come è stato fatto in diverse altre località della costa genovese. La nostra zona è forse la più esposta e non bisogna dimenticare che qui ci sono persone che vivono praticamente sul mare, se sul lato di ponente c'è un po' di protezione verso libeccio e maestrale, quello di levante ne è privo e se arriva lo scirocco e sale il mare possono essere guai. Non è solo un discorso di attività economiche e di barche, a Boccadasse ci sono persone che rischierebbero la vita in caso di mareggiate eccezionali, nel 2018 abbiamo salvato diversi abitanti del borgo con funi e scotte, ora che è arrivato l'autunno le persone cominciano ad avere paura".

"Non si può sempre sperare nella fortuna - conclude il presidente della Pro Loco - perché il clima è cambiato e questi eventi sono diventati sempre più frequenti. La Messa di sabato 29 ottobre vuole essere un primo passo per ricordare quello che è successo 4 anni fa e per chiedere di non essere dimenticati. Spesso sentiamo parlare di Boccadasse come perla di Genova o luogo iconico, ma dalle parole bisogna passare anche ai fatti e proteggere un borgo così bello dalla furia del mare. Oggi, lo ribadisco, nel caso di una catastrofica mareggiata come quella del 2018 non avremmo alcuna difesa per le infrastrutture, per le imbarcazioni e per salvaguardare i residenti che hanno le loro case direttamente fronte mare. Abbiamo anche raccolto migliaia di firme su su Change.org e sui moduli cartacei per la petizione  'Salviamo Boccadasse dalle mareggiate!', ma, ad oggi, senza nessun concreto risultato".

Barche e porticciolo distrutti, negozi e case allagati: la mareggiata del 2018 a Boccadasse | Foto

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