Manifestazione davanti ad Amt contro green pass e aggressioni sui bus
Nuova protesta organizzata dal sindacato Ugl Fna presso la sede dell'azienda in via Bobbio
Questa mattina, giovedì 18 novembre 2021, i lavoratori di Amt aderenti al sindacato Ugl Fna sono tornati a manifestare davanti alla sede dell'azienda in via Bobbio. "Oggi siamo qui davanti alla direzione Amt per manifestare per due motivi - spiega Roberto Piccardo -. Iniziamo dal problema green pass: come organizzazione dobbiamo tutelare i lavoratori, ci sono persone a cui è stato sconsigliato il vaccino a seguito di patologie non riconosciute per esenzione. Per i nostri colleghi è richiesto il lasciapassare verde, ma non ai passeggeri e questo è assurdo e una grandissima mancanza di rispetto per una categoria che è stata in prima linea quando la maggior parte delle persone era a casa per il loockdown".
"A nostro avviso - prosegue Piccardo - per non discriminare nessuno era opportuno attuare la nostra idea e fare i tamponi in azienda a un prezzo di 2,55 euro, in questo modo i colleghi non avrebbero perso giornate di lavoro e agevolmente si sarebbero tamponati prima di prendere servizio, la spesa delle infermiere sarebbe stata contenuta rispetto a quanto speso per i bus privati noleggiati per mancanza di personale, a casa perché non trova sul territorio le disponibilità promesse da un accordo che fa acqua da tutte le parti".
"Due farmacie - fa presente il sindacalista - hanno immediatamente rigettato la convenzione, poi c'è la questione prezzi, dagli 8 ai 15 euro, non c'è alcun criterio, noi avevamo previsto queste difficoltà e per questo motivo non abbiamo, a suo tempo, firmato l'accordo".
"Il secondo punto per cui siamo qui è dire basta alle aggressioni al personale - prosegue Piccardo -. Alla cronaca ne arrivano solo una piccola parte, e ultimamente sono aumentate perché il conducente fa presente ai passeggeri senza mascherina che è fuori legge. Abbiamo chiesto da tempo di cambiare il capitolato di acquisto bus usato per le gare, va inserito il posto guida completamente chiuso".
"Inoltre, secondo Ugl, è necessario introdurre le bodycam su base volontaria per il personale, la nostra priorità è la sicurezza, ma sembriamo preoccupati solo noi, è il momento di agire, non possiamo aspettare che ci scappi il morto per muoverci. Proprio per questo abbiamo chiesto una serie di incontri", conclude Piccardo.