Bufera Lega: Belsito espulso da partito e senza scorta a Genova
L'ex tesoriere ha saputo dell'espulsione dal Carroccio mentre si trovava a casa sua nel centro di Genova. Secondo indiscrezioni dalla prossima settimana non avrà più al fianco addetti sicurezza
Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord, ha saputo dell'espulsione dal Carroccio mentre si trovava a casa sua nel centro di Genova, assieme ai suoi più stretti familiari. Per lui si tratta dell'ennesima puntata di questa bufera politico-giudiziaria scoppiata nove giorni fa quando scattarono le perquisizioni disposte dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria.
Ora anche le procure di Genova e Bologna hanno aperto fascicoli sulla vicenda. Di fronte alle richieste dei media, la parola d'ordine - su consiglio del suo legale, l'avvocato Paolo Scovazzi - è "silenzio assoluto". Almeno fino a quando la situazione non sarà chiarita e non ci saranno i primi confronti con i pm che coordinano le indagini.
Ancora in questi giorni Belsito ha avuto lunghi colloqui con il suo avvocato per spiegare i contenuti delle intercettazioni e gli spostamenti di denaro sui conti della Lega. Dai prossimi giorni l'ex tesoriere della Lega non dovrebbe però più poter contare sulla scorta per coprire i circa 500 metri che separano la sua abitazione dallo studio legale.
Secondo quanto si è appreso a Genova gli sarebbe infatti stata revocata la 'protezione' assegnata nel 2010 (all'epoca era sottosegretario alla Semplificazione normativa) dopo che ricevette una busta contenente un proiettile e un foglio su cui erano state scritte minacce nei suoi confronti (Ansa).