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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Domenico Fiasella

Lega: Belsito barricato in casa a Genova, 'un uomo distrutto'

L'avvocato del tesoriere dimissionario della Lega Nord, indagato per riciclaggio e finanziamento illecito, a colloquio con il suo assistito. «Come i suoi colleghi che gestiscono il 'grano', conosce tutti segreti, nel bene e nel male. Ma non è delinquente

Un uomo «sotto choc, distrutto, sconsolato, deluso e depresso, che in poche ore è passato dalle stelle alle stalle», un uomo «sull'orlo di una crisi di nervi, che vede il suo castello dorato sgretolarsi». È la descrizione di Francesco Belsito, tesoriere dimissionario della Lega Nord, indagato per riciclaggio e finanziamento illecito, fatta dall'avvocato Paolo Scovazzi che lo assiste in questa vicenda giudiziaria che si sviluppa su vari filoni.

I due si sono trovati di fronte ieri, mercoledì 4 aprile, per un paio di ore, dalle 11 alle 13, nell'abitazione di Belsito nel centro di Genova. Sul tavolo le carte delle inchieste delle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria.

«Mi è crollato il mondo addosso» ha confidato l'indagato al difensore. Intorno a lui solo i più stretti familiari. «È un uomo a pezzi, profondamente segnato, che non sa come approcciarsi a questa situazione», spiega l'avvocato. Belsito prima di prendere decisioni vuole conoscere quale posizione assumerà il partito nei suoi confronti.

Il legale è arrivato poco prima delle 11 nell'appartamento signorile al quinto piano di via Fiasella, in uno dei quartieri-bene del capoluogo ligure. L'ex tesoriere lo ha accolto con evidenti segni di stanchezza sul volto. «Sta cercando di capire cosa è successo, ma non si dà per vinto in quanto è molto combattivo» rilancia Scovazzi.

Avvocato e cliente hanno preso in mano le carte, si sono confrontati, hanno valutato le possibili strategie difensive. «Per ora non abbiamo deciso nulla - sostiene il legale - ma da una prima visione delle accuse credo che non sarà facile per i giudici dimostrare la loro fondatezza in aula. Comunque noi ci difenderemo fino all'ultimo, ci sarà da discutere in un eventuale processo».

Una manciata di minuti prima delle 13 Scovazzi ha lasciato casa Belsito. Barricato in casa, l'ex tesoriere ha trascorso il pomeriggio da solo, tra dubbi, paure e rabbia. In quella casa solitamente rumorosa per la presenza di bambini, è calato il silenzio. I vicini di casa lo hanno sentito fare avanti e indietro nel corridoio del lussuoso alloggio, 200 metri quadrati acquistati pochi anni fa e ristrutturati per una spesa complessiva di circa un milione di euro.

Il cellulare spento, ha rifiutato ogni contatto con i giornalisti. «Magari faremo una conferenza stampa nei prossimi giorni, più probabilmente un comunicato, ma ora è presto» sottolinea l'avvocato Scovazzi, che cura la difesa assieme all'avvocato Andrea Borsoi. E aggiunge: «Ci riesce difficile pensare che Belsito sia quel truffatore che viene dipinto in questi giorni sui giornali. Era il tesoriere di un grande partito e, come i suoi colleghi che gestiscono il 'grano', conosce tutti i segreti, nel bene e nel male. Ma non è un delinquente» (Ansa).

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