Da cinque anni vive con due mamme gay
Tolta alla famiglia d'origine, una bimba di cinque anni è stata affidata dal tribunale dei Minori di Genova a una vicina di casa. Quest'ultima convive con un'altra donna con la quale ha una relazione sentimentale
Il tema dell'affidamento di minori a coppie gay trova pareri decisamente discordi. Ora emerge un nuovo caso che riaccende il dibattito. Da ormai quasi sei anni, una bimba è stata affidata dal tribunale dei Minori di Genova a una coppia lesbica. La bambina è stata seguita in questi anni dai servizi sociali: sta bene, è serena e non presenta alcun tipo di trauma.
La storia di Marta (il nome è di fantasia) ha inizio quando la bimba aveva cinque anni. I servizi sociali segnalarono il suo caso al tribunale dei Minori e quest'ultimo decise di allontanare la piccola dalla sua famiglia.
La madre non si era opposta e così erano state prese in considerazione diverse soluzioni. La migliore era parsa quella di affidare la bimba a una vicina di casa con la quale aveva già un buon rapporto. Al momento di accettare ufficialmente l'affidamento, la donna ha informato il tribunale di un particolare non trascurabile.
Marta sarebbe andata a vivere con una vicina di casa e la sua convivente, unite da una relazione sentimentale. Per il tribunale una decisione non facile da assumere, ma poi, dopo le opportune riflessioni, è arrivato il via libera all'affidamento.
Ora, a distanza di sei anni da quella decisione del giudice, è possibile constatare come quella scelta sia stata azzeccata. La bimba ha continuato a vedere la madre naturale in compagnia delle assistenti sociali. Non ci sono mai state tensioni e la bimba ha instaurato un ottimo rapporto con i genitori adottivi.
Nel momento in cui la madre e il padre di Marta si trovassero nelle condizioni di riavere in casa la loro bimba, il tribunale non esiterà a riaffidarla ai genitori naturali. Ma per ora va bene così.
