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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Avis si prepara all'assemblea regionale e lancia un appello: «Scorte in calo, donate il sangue»

«La ripresa delle attività chirurgiche, l'apertura del centro trapianti di fegato al San Martino, l'imminenza della stagione estiva, complicata da una situazione che non è ancora rientrata nella piena normalità, richiede grande attenzione da parte di tutti; le scorte di sangue stanno calando rispetto ai mesi scorsi»

Domenica 6 giugno a Cengio (Savona) si svolgerà l'assemblea regionale di Avis Liguria, importante realtà associativa che conta 21.824 soci e i cui donatori di sangue contribuiscono per oltre il 40% del fabbisogno regionale. Sarà l'occasione per fare il punto e le valutazioni in merito all'anno precedente sia dal punto di vista associativo sia trasfusionale.

«Inutile dire che il 2020 è stato un anno assai anomalo - si legge nella nota di Avis - e le situazioni di criticità si sono viste anche dal punto di vista donazionale. In un primo momento infatti un certo timore nei confronti delle attività sanitarie aveva penalizzato anche la donazione di sangue, fortunatamente una corretta informazione, il lavoro svolto dai nostri volontari e soprattutto la pronta risposta e disponibilità dei donatori hanno permesso di continuare a garantire disponibilità di sangue per i malati. Il fabbisogno di sangue nel 2020, seppur diminuito per il differimento di interventi chirurgici meno urgenti, non è mai venuto meno, numerosi sono i malati cronici che devono essere continuativamente sostenuti con trasfusioni periodiche».

I numeri della raccolta sangue 2020 in Liguria

I numeri della raccolta di sangue del 2020 in regione hanno fatto segnare -4,1% rispetto allo scorso anno (65.898 unità nel 2020 contro 68.741 nel 2019); i consumi sono stati - 3.2% rispetto all’anno precedente (65.893 unità consumate nel 2020 contro 68.060 nel 2019). I dati liguri sono stati più incoraggianti rispetto alla media nazionale (Italia: raccolta -6,1%, consumi -4,4%). La raccolta associativa presso le sedi Avis ha invece visto un incremento oltre il 5% e di fatto è stata fondamentale e decisiva per il mantenimento dell’autosufficienza regionale.

Avis Liguria sottolinea poi il calo delle scorte e lancia un appello a tutti i donatori: «L’attuale ripresa delle attività chirurgiche, l'apertura del centro trapianti di fegato al San Martino, l'imminenza della stagione estiva, complicata da una situazione che non è ancora rientrata nella piena normalità, richiede grande attenzione da parte di tutti; le scorte di sangue stanno calando rispetto ai mesi scorsi e le Associazioni di donatori di sangue sono state chiamate a dare una mano per far fronte alla situazione. Rivolgiamo quindi un appello a tutti i donatori e aspiranti donatori per recarsi a donare nelle prossime settimane in maniera da reintegrare le scorte».

Un secondo appello viene lanciato da Avis ai dirigenti delle Asl locali: «Nel 2020 Avis è stata costretta ad annullare il 6% delle giornate di raccolta programmate a causa della mancanza del personale sanitario. Medici e infermieri per essere abilitati alla raccolta di sangue devono frequentare apposita formazione per venire accreditati come personale prelevatore certificato e garantire così un percorso completamente sicuro per sangue, plasma, donatore e ricevente. È facile capire come nella situazione di carenza di personale sanitario sia difficile e non immediata la sostituzione di questi validi e preziosi collaboratori. Sta accadendo sempre più spesso che personale che collabora nelle nostre raccolte venga assunto alle dipendenze Asl. Purtroppo, in virtù di un contratto di collaborazione in esclusiva della Pubblica Amministrazione, le Asl liguri molto spesso non autorizzano gli infermieri a continuare a collaborare, fuori dal proprio orario lavorativo, nelle raccolte dell'associazione, creando un disservizio per i donatori, ma anche rischiando di compromettere l’autosufficienza di sangue (obiettivo anche delle Asl)».

«Avis - conclude l'associazione -, così come tutte le Associazioni di Donatori di sangue è un’organizzazione di volontariato senza fini di lucro che in partnership con il Sistema Sanitario Nazionale concorre al raggiungimento dell'autosufficienza di sangue, obiettivo già inserito nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), e opera in virtù di specifiche convenzioni stipulate a livello di accordo Stato-Regioni, a livello regionale e infine a livello di Asl. In generale è necessario che le Istituzioni ai diversi livelli prestino attenzione a queste e altre problematiche e questioni che con anticipo vengono sollevate, affinché i problemi possano essere risolti in tempi brevi, ma soprattutto prevenute le possibili problematiche pianificando per tempo interventi ad hoc. Ne è un esempio la situazione estiva per la quale campagna promozionale istituzionale estiva e una gestione della vaccinazione dei donatori potrebbero mettere al sicuro da una possibile carenza di sangue, che, fisiologicamente, ogni estate si palesa. L’assemblea di quest’anno sarà elettiva per il rinnovo delle cariche associative (ricoperte tutte a titolo gratuito), a livello regionale dovrà essere sostituito il presidente, avendo già ricoperto il ruolo per due mandati consecutivi, si augura sin d’ora buon lavoro alla nuova governance e soprattutto si ringraziano i donatori per il prezioso, insostituibile contributo».

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