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Cronaca

Autostrade si prepara alla guerra legale: «Non potete escluderci dalla ricostruzione del ponte»

La lettera indirizzata al commissario per la ricostruzione Marco Bucci: così Aspi si riserva di «adottare ogni azione a tutela», se esclusa dalla ricostruzione. Dalla società nuovi contributi alle imprese colpite

Era prevedibile che, prima o poi, sarebbe scoppiato il caso di un'eventuale battaglia legale a proposito della ricostruzione del viadotto sul Polcevera, e a proposito delle intenzioni del Governo di non coinvolgere Autostrade per l'Italia.

Si parlava da tempo del fatto che Aspi non avesse gradito gli indirizzi di Palazzo Chigi, e che fosse pronta a scendere in campo con gli avvocati. La società ora ha ufficialmente formalizzato i suoi intenti con una lettera firmata dal direttore generale di Aspi Roberto Tomasi e indirizzata al commissario straordinario per la ricostruzione (nonché sindaco di Genova) Marco Bucci, e alle strutture ministeriali preposte al controllo della concessione. Autostrade, senza troppi giri di parole, riterrebbe la ricostruzione «un obbligo e un diritto» e «si riserva di adottare ogni azione a tutela» in caso «questi obblighi e diritti fossero preclusi», come riporta Il Secolo XIX. 

Un segnale ostile, forte, che mette per la prima volta nero su bianco l'intenzione di non stare a guardare, in caso di esclusione dal processo di ricostruzione. Presupposto che - se davvero si arrivasse a una battaglia legale - potrebbe portare facilmente a un rallentamento dei lavori. Anche perché, come si legge nella missiva (che contiene il progetto di Autostrade di un ponte da ricostruire in 9 mesi per un costo di 224 milioni di euro), «le cause del crollo sono ben lungi dall'essere accertate». 

Bucci: «600mila genovesi pronti a protestare»

Come reagirebbe il sindaco (e commissario straordinario) e soprattutto la città, di fronte a un'eventuale azione legale intrapresa da Autostrade? Bucci aveva già risposto a questa domanda giorni fa, quando questa ipotesi era già nell'aria: «Se fanno ricorso - aveva detto - si troveranno 600mila genovesi vicini, per usare un eufemismo, e io sarò il primo. "Vicini" cioè pronti a protestare».

Da Autostrade nuovi contributi economici a 343 imprese

Intanto, Aspi ha erogato negli ultimi tre giorni 343 contributi economici ad altrettante imprese, commercianti e artigiani, le cui attività insistono all'interno della zona arancione.

Si tratta di attività commerciali che si trovano nella zona adiacente la zona rossa e che, per effetto della chiusura delle strade di collegamento fra l’area a monte e a valle del ponte, stanno subendo i maggiori disagi commerciali a causa della nuova viabilità.

Nonostante la riapertura di alcune di queste strade, la situazione non si risolverà nelle prossime settimane e per questo Autostrade per l’Italia ha deciso di erogare una seconda tranche di contributi economici a copertura e ristoro dei danni subiti fino alla data del 15 febbraio 2019.

Attraverso tre giorni di colloqui e incontri presso la scuola Caffaro di via Gaz, i funzionari di Autostrade per l'Italia hanno ascoltato imprenditori, commercianti e artigiani per determinare l’entità di ogni singolo contributo erogato, prendendo come base le auto-dichiarazioni fornite dagli interessati.

«Le somme erogate non solo coprono le perdite registrate ad oggi, ma anticipano i mancati guadagni delle imprese locali fino al prossimo 15 febbraio 2019, tenendo conto dell’andamento delle vendite nel periodo natalizio e senza considerare i progressivi miglioramenti di traffico che si verificheranno grazie agli interventi sulla viabilità della zona. Il 100% delle richieste presentate sono state accolte e la totalità dei contributi sarà versata entro venerdì 23 novembre. Già da lunedì 26 saremo nuovamente presenti in via Gaz per proseguire questa attività di supporto incontrando altre imprese (ne prevediamo circa un centinaio) ed in ogni caso non ce ne andremo finché non avremo incontrato ed aiutato tutti i titolari» ha dichiarato Massimo Iossa, dirigente di Autostrade per l’Italia e responsabile dell’attività di supporto alle imprese.

La replica di Autostrade

Nella mattinata di venerdì 23 novembre 2018 Autostrade ha emanato un comunicato attraverso il  quale risponde alle ultime indiscrezioni: «In merito ad alcuni articoli pubblicati da diversi quotidiani, Autostrade per l’Italia chiarisce che quanto correttamente riportato si riferisce a una lettera di accompagnamento del progetto definitivo inviata dalla società al Commissario in data 15 ottobre 2018, in esecuzione degli impegni previsti dalla Convenzione. Successivamente Autostrade per l’Italia ha ulteriormente sviluppato il progetto fino al livello esecutivo e ne ha data pronta comunicazione al Commissario. Interpretare tali lettere come azione interdittiva della ricostruzione del Ponte è totalmente fuori luogo. Fin dai primi momenti dopo la tragedia, Autostrade per l’Italia ha lavorato a una soluzione di ricostruzione in linea con le aspettative delle Autorità locali e che garantisce tempi di ricostruzione molto contenuti». 

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