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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Autostrade, nuovo incontro per il piano di messa in sicurezza. Timori per il 3 giugno

Con la chiusura di un'altra galleria per controlli strutturali, si allarga sempre di più la mappa degli interventi da effettuare sul nodo ligure. Preoccupazione per il traffico in vista della riapertura tra regioni

Proseguono le verifiche sul nodo autostradale ligure e sulle gallerie, e aumenta la preoccupazione per il traffico in vista di uno dei giorni più importanti degli ultimi mesi, e cioè la riapertura dei confini delle regioni dopo lunghi mesi di lockdown.

Aspi nelle scorse settimane è dovuta correre ai ripari su più fronti: da un lato la chiusura della galleria Campursone, sull’A12, che ha portato alla chiusura del casello di Genova Est, riaperto lo scorso 27 maggio, dall’altro le verifiche in un altra galleria, la Rivarolo II sull’A7, che ha costretto alla chiusura dell’allacciamento che collega la A12 all’A7 in entrambe le direzioni. Le condizioni della Rivarolo II, in particolare, preoccupano, perché, secondo fonti interne al Mit, la copertura interna di cemento avrebbe un tasso di defrato dell'80%. E le ispezioni dovranno dunque allargarsi a un centinaio di altre gallerie per verificarne le condizioni, con controlli dei tecnici del Ministero che potrebbero protrarsi sino al 15 giugno.

L’ad di Autostrade, Roberto Tomasi, era corso a Genova già la scorsa settimana, scusandosi per i disagi provocati e promettendo un piano d’azione in grado di mettere in sicurezza il nodo autostradale ligure in tempo per la ripartenza effettiva della regione e la riapertura. Aveva anche promeddo la chiusura di tutti i cantieri entro luglio, e una riduzione dei pedaggi per compensare i disagi. Ma il timore è che il caos cantieri sul nodo ligure possa in qualche modo rallentare la ripartenza tanto attesa dal governatore ligure, Giovanni Toti, che domenica è tornato sull’argomento annunciando un nuovo incontro per lunedì, così come stabilito, per prendere visione del piano. 

«Abbiamo bisogno di far ripartire l’economia e il turismo per salvare migliaia di posti di lavoro. Ben vengano i cantieri per la sicurezza delle nostre autostrade, anzi, forse qualcuno a Roma e nella concessionaria doveva pensarci prima, come avevamo chiesto noi, quando il Paese era fermo - ha scritto Toti su Facebook - Domani incontrerò di nuovo Società Autostrade a cui ho chiesto un piano di lavori straordinario 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza domeniche e senza feste e raddoppiando il personale per finire il prima possibile e ridurre i disagi».

Toti ha chiarito che «ho chiesto di convogliare tutte le forze sulla Liguria. Basta ritardi dovuti alle liti politiche del Governo: il Ministero delle Infrastrutture deve autorizzare subito sconti importanti sui pedaggi finché i lavori non saranno finiti, deve dire cosa vuole fare delle concessioni, in modo da sbloccare tutti i lavori che potrebbero essere finanziati e sono fermi. Ne cito almeno due: il nuovo casello di Savona-Vado e il tunnel della Fontanabuona. E deve dare il via alla Gronda senza altri indugi: 4 miliardi di euro e 2000 posti di lavoro per la Liguria. Ieri il ministro a questa domanda non ha risposto». Poi un accenno al nuovo ponte, la cui inaugurazione è prevista per la fine di luglio.

«Il governo deve anche dirci a chi il commissario Bucci dovrà restituire il ponte di Genova quando fra poco più di un mese sarà finito. Tornerà ad Autostrade? E se non a loro a chi andrà? Ieri anche su questo scena muta dal ministro. Basta non dare risposte concrete - è lo sfogo di Toti - basta restare immobili per le lotte politiche inconcludenti dentro il Governo e per gli accordicchi elettorali».

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