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Cronaca

Autostrade nel caos, Regione chiede un nuovo piano in 48 ore: «Vogliamo anche più treni»

Incontro con il Mit nel pomeriggio di lunedì, al termine dell’ennesima giornata di passione sul nodo ligure. Code anche martedì mattina su A7, A12, A10 e A26

Un nuovo piano per riorganizzare i cantieri entro 48 ore, e il potenziamento di trasporti alternativi, come treni e aerei, per far uscire la Liguria dall’isolamento in cui è precipitata e far fronte alle enormi difficoltà che la regione sta affrontando a causa dei lavori per la messa in sicurezza del nodo autostrade.

Sono queste, in estrema sintesi, le richieste che il governatore ligure Giovanni Toti ha presentato al Mit e ad Autostrade dopo l'ennesima giornata di passione sulle autostrade liguri, completamente bloccate tra cantieri, caselli chiusi e incidenti. Un programma di controlli e ispezioni che a oggi riguarda 36 gallerie, 18 chiuse e altrettante interessate da interventi: «Adesso basta: chi pensa di poter curare in un mese una rete abbandonata per anni mente a se stesso e ai liguri, che ne pagano le spese», ha detto il presidente della Regione tornando a lanciare stoccate, oltre che ad Aspi, anche al Ministero, che ha stabilito il cronoprogramma dei cantieri per le verifiche nelle gallerie, partite dopo il crollo di parte di un controsoffitto in A26.

VIDEO | Autostrade nel caos, il sindaco di Arenzano: «Denuncio Aspi e Mit»

«È una situazione insostenibile e vergognosa. Lo abbiamo ribadito oggi al confronto con Mit e concessionarie autostradali che abbiamo fortemente sollecitato alla luce del disastro provocato dai cantieri in questa fase di ripartenza», ha aggiunto Toti, sottolineando che «aspettiamo che il Mit valuti con Autostrade un piano possibile e sostenibile, assumendosi le responsabilità rifuggite da anni». Il Mit dal canto suo - va ricordato che Autostrade ha promesso di terminare la messa in sicurezza entro il 30 giugno - ha fatto sapere che non è escluso che i cantieri vengano riprogrammati per terminare i lavori il 30 settembre, dilazionando gli interventi e dando così - si spera - un po’ di respiro alla Liguria.

Allo stesso tempo, il Mit ha ascoltato le richieste avanzate dagli assessori Giampedrone e Berrino di scongiurare la paralisi totale del nodo autostradale e potenziare anche il trasporto ferroviario che colleghi Genova e La Spezia a città come Torino e Milano.

«Una situazione non sostenibile dal territorio - ha detto Giampedrone - soprattutto in vista dell’avvio della stagione estiva, dopo tre mesi di lockdown che negli ultimi 10 giorni ha determinato l’impossibilità di spostarsi nella nostra regione. Ai lavori già programmati dalla concessionaria autostradale, richiesti proprio da Regione per accelerare il più possibile il termine degli interventi, si sono aggiunte le ispezioni del Mit sulla rete che hanno prodotto altri interventi incompatibili con la vita dei liguri. Il punto è capire se tali opere possono essere diluite nel tempo o se invece la pericolosità della rete è tale da non poter prevedere alcun dilazionamento. In tal caso il Ministero ce lo deve dire e assumersene la responsabilità».

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