L'annoso problema dell'aria condizionata guasta sui bus
Non è bastato l'intervento di ditte esterne e la creazione di una squadra all'interno dell'azienda; e neppure aver ringiovanito il parco mezzi. Se una vettura si guasta, viene fermata e sostituita, sempre che ce ne siano altre pronte in rimessa
"Hanno dato queste lavorazioni a ditte esterne con oneri economici non da ridere per essere sempre efficienti, hanno creato all'interno dell'azienda una piccola squadra, che si occupa proprio dell'aria condizionata, nonostante tutto ciò abbiamo come tutti gli anni il problema dei bus con il climatizzatore non funzionante".
A lanciare l'allarme è Roberto Piccardo, dirigente Ugl Fna. In queste giornate da bollino rosso per il caldo, il problema si presenta quanto mai serio e riguarda non solo i lavoratori (e già quello non è poco visto che guidano mezzi pubblici), ma anche i passeggeri, in primis anziani e fragili.
"Metà dei bus in circolazione a Genova ha l'aria condizionata guasta"
Piccardo premette un ringraziamento all'attuale amministrazione per lo sforzo senza precedenti fatto per ringiovanire il parco mezzi, ma, a maggior ragione a fronte di vetture più recenti, non si spiega come non si riesca a superare il problema.
Su richiesta del sindacato, i mezzi meno recenti, sprovvisti di aria condizionata, sono stati fermati nei depositi, "perché è impensabile che gli autisti possano guidare con il sole sul parabrezza senza aria condizionata - sottolinea Piccardo -. E anche per i passeggeri è come essere in un forno crematorio".
"Poi ci sono tantissime macchine con l'aria condizionata - prosegue il sindacalista -, magari anche solo al posto guida, che non funziona. E in base al regolamento, il mezzo viene fermato. Non capiamo perché, a fronte di un dispendio economico continuo, non si riesca ad avere un parco macchine con l'aria condizionata sempre funzionante".
"Il problema è che a pagare sono sempre gli stessi, gli autisti. Anche qualche sito aziendale ha problemi con l'aria condizionata. Sono sempre gli stessi vecchi problemi che ci trasciniamo. Quando un bus viene fermato - conclude Piccardo -, si perde la corsa, i passeggeri devono capire che a loro tutela. Quando non ci sono più macchine in rimessa, si ferma quella linea, ma non si può fare altrimenti: un eventuale malore all'autista provoca evidentemente dei feriti".