
Atp: referendum fra i lavoratori sull'accordo azienda-sindacati
Martedì 1 aprile 2014 è in programma il referendum fra i lavoratori di Atp per decidere sull'accordo siglato da sindacati e azienda il 19 marzo in Regione
Il 19 marzo presso la Regione Liguria è stato siglato da organizzazioni sindacali, Regione Liguria, Provincia di Genova, Comuni azionisti e la Direzione Atp Esercizio un verbale di accordo - secondo il mandato dell’assemblea generale tenutasi alla Sala Chiamata del porto di Genova l’8 ottobre 2013 - che in sintesi prevede:
- il ripristino e il mantenimento dei contenuti di tutti gli accordi storici disdettati il 7 ottobre 2013 unilateralmente da ATP e il reintegro dal 1 maggio 2014 del 70% del trattamento economico di tutti gli accordi disdettati, equivalenti a circa il 94% della retribuzione netta;
- il mantenimento della parte normativa (riposi e orario di lavoro per tutto il personale) alle condizioni in vigore prima della disdetta dei sopra citati accordi.
- il mantenimento del controllo pubblico di ATP.
Inoltre, l’intesa raggiunta, facente parte di un più generale e complesso piano di rientro, una volta omologato dal Tribunale fallimentare di Genova
- evita la possibile liquidazione dell’Azienda;
- dà la possibilità alla Provincia di Genova di ripianare il passivo di esercizio 2013, attraverso sia la vendita dell’immobile di Via Assarotti a FILSE che il versamento di un contributo aggiuntivo di 1,5 milioni, per un totale di 4,5 milioni di euro;
- consente ai Comuni azionisti di minoranza di concorrere alla copertura del disavanzo 2013 per un valore pari a 600.000 euro;
- garantisce il pareggio di bilancio e quindi la continuità aziendale, per il 2014 e 2015;
- garantisce il mantenimento dei diritti individuali dei Lavoratori.
Questo accordo raggiunto dopo una lunga vertenza, dove le scriventi OO.SS. e i Lavoratori sono riusciti a riportare tutti i soggetti Istituzionali alle proprie responsabilità, ottenendo anche un incremento dei finanziamenti dei contratti di servizio da parte dei Comuni (25% in più a carico dei Comuni azionisti di minoranza e 10% per i restanti), pone le basi certe affinché il Tribunale di Genova omologhi il piano di risanamento, condizione indispensabile per assicurare la continuità stessa aziendale, fino a poco tempo fa messa seriamente in discussione.
In considerazione dell’importanza dell’intesa raggiunta e alla necessità di sottoporla alla valutazione di tutti i Lavoratori, le Organizzazioni Sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugltrasporti promuovono un referendum sui contenuti dell’accordo per la giornata di martedì 1 aprile 2014.