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Cronaca

Arte di strada, via libera all'app per prenotare vie e piazze (con limitazioni all'orario)

Confermata a Tursi la realizzazione di un'applicazione che consentirà agli artisti di scegliere gli spazi in cui esibirsi previo "controllo qualità"

Continua il lavoro della giunta Bucci per la regolarizzazione dell’arte di strada e dei tanti “buskers” che ogni giorno animano le vie della città con le loro esibizioni. Nel pomeriggio di lunedì a Tursi si è riunita una nuova commissione, in cui si sono stabilite alcune linee guida destinate proprio agli artisti di strada.

In particolare, l’assessore alla Cultura, Elisa Serafini, e il collega alla Legalità, Stefano Garassino, hanno proposto una regolamentazione degli orari delle esibizioni soprattutto per gli artisti che desiderano esibirsi in luoghi di pregio come San Lorenzo o via Garibaldi.

Un'app per prenotare gli spazi più ambiti

Più spazio alla qualità e meno alla quantità, hanno sottolineato gli assessori, che hanno deciso di prendere spunto da Torino per la creazione della già anticipata applicazione per smartphone che consenta a chi intende esibirsi di prenotare lo spazio. Lo scopo è lasciare che l’arte di strada si mostri ai turisti che arrivano a Genova, rispettando allo stesso tempo le esigenze di quiete di chi opera o vive in centro storico. Proprio a questo proposito, il regolamento prevede che l’orario possa essere modificato su richiesta delle parti interessate, per esempio silenziando la musica nelle ore centrali della giornata.

A proporre la commissione è stato l’ex candidato sindaco (nonché ex assessore ai Lavori Pubblici) Gianni Crivello, che ha ricordato che il regolamento sull’arte di strada, approvato nel 2004, era stato modificato negli ultimi mesi di giunta Doria, invitando a riconoscere il “contributo culturale che l’arte di strada dà alla città”.

Arte di strada anche in periferia (con limitazioni di orario)

Alla riunione ha partecipato anche una delegazione di rappresentanti del centro storico e degli artisti di strada: i primi hanno avanzato lamentele sulla musica continua, dalle 10 alle 22, e la richiesta di diminuire le ore in cui è consentito esibirsi, in aggiunta al divieto di usare l’amplificatore. I rappresentati dei buskers, invece, hanno confermato l’intenzione di collaborare con l’amministrazione comunale per mettere a punto un regolamento in grado di andare incontro alle esigenze di tutte le parti. 

La discussione si è quindi ampliata alla possibilità di portare l’arte di strada anche in periferia, proprio alla luce del contributo che dà alla cultura e al turismo cittadino e in un’ottica di riqualificazione.

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