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Violenze sessuali ripetute su tredicenne: arrestato trentenne pregiudicato

Telefonate in cui si fingeva una donna, messaggini minatori, appostamenti sotto casa, è stato arrestato un maniaco di 30 anni per violenze sessuali ripetute su un ragazzo di soli 13 anni

Lo aveva conosciuto ad una festa di compleanno di bambini, e da lì è diventato il sui incubo. Incubo per fortuna finito per un ragazzino ecuadoriano di 13 anni, vittima di ripetuti abusi sessuali da parte di un connazionale, celibe, di trentanni, arrestato ora dai Carabinieri di Portoria per violenza su minore.

L'arresto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, venerdì 20 settembre, quando il personale del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Genova Portoria ha arrestato il trentenne, E.M.A. le sue iniziali, regolarmente presente sul territorio nazionale, residente a Genova, nel centro storico, pregiudicato in seguito all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per ripetuti atti di violenza sessuale nei confronti di un ragazzino ecuadoriano di 13 anni, abitante nel ponente cittadino.

In particolare gli inquirenti sono venuti a conoscenza della squallida vicenda, quando la madre del bambino si è presentata a Forte San Giuliano per denunciare alcune circostanze anomale, che nel recente passato avevano riguardato il proprio figlio. La donna aveva percepito delle strane telefonate che un adulto, a volte spacciandosi addirittura per una donna, faceva al ragazzo. Il controllo degli sms sul cellulare di quest’ultimo costringeva la madre a metterlo alle strette e, piangendo, a farsi confessare l’accaduto. Lo sconosciuto lo aveva avvicinato in occasione di una festa di compleanno tra bambini e poi, con una scusa, si era fatto dare il numero del telefono. Poi lo aveva incontrato in due occasioni, nelle quali lo aveva baciato sulla bocca e gli aveva praticato un rapporto sessuale orale. Per dare un’idea della pericolosità sociale dell’adulto, basti pensare che una delle volte aveva atteso l’uscita di casa dei genitori del ragazzo, raggiungendo quindi la “vittima” all’interno dell’appartamento per costringerlo a subire il rapporto.

Considerata quindi la gravità dei fatti, i Carabinieri hanno avviato una scrupolosa attività d’indagine che – opportunamente coordinata dal P.M. Luca Scorza Azzarà – ha portato in breve tempo, anche con l’ausilio degli accertamenti tecnici effettuati dal RIS di Parma, all’identificazione del soggetto autore del reato, raccogliendo, altresì, gravi indizi di colpevolezza a carico dell’arrestato.

Il GIP del locale Tribunale, Nadia Magrini, quindi, vagliato il quadro indiziario fornito dal PM - sulla base degli elementi raccolti dalla P.G. –ha spiccato il provvedimento cautelare nei confronti del pedofilo, per il reato di violenza sessuale aggravata in danno di minore degli anni 14, disponendo, altresì, l’associazione dello stesso presso il locale carcere di Marassi.

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