Musica a tutto volume e schiamazzi di notte: chiude un bar della movida ad Arenzano
Una serie di esposti presentati in Procura hanno portato il pm Federico Panichi ad emettere un provvedimento di sequestro preventivo delle attrezzature stereo e del dehors. Rabbia per il titolare che ha deciso di chiudere in piena stagione estiva in attesa del riesame e lasciando a casa 12 dipendenti
Divertimento sì, ma senza disturbare la quiete pubblica con la diffusione di musica ad alto volume con il contorno di schiamazzi in piena notte.
Per questi motivi, i carabinieri di Arenzano stanno procedendo al sequestro preventivo di un bar in centro ad Arenzano, sulla base dell'articolo 659 del codice penale che regola il "disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone".
Una serie di esposti presentati in Procura hanno portato il pm Federico Panichi ad emettere un provvedimento di sequestro preventivo che prevede la rimozione dell'impianto stereo e del dehors.
L'attività di somministrazione può dunque rimanere aperta ma il titolare avrebbe deciso per la chiusura del locale non avendo una sala interna in grado di accogliere la clientela abituale nel pieno della stagione estiva. In più, sempre secondo fonti investigative,12 dipendenti resterebbero a casa almeno per una settimana o comunque fino a quando il giudice del riesame non deciderà sul provvedimento.
Quella delle lamentele per gli schiamazzi notturni è una questione che si protrae nel tempo ad Arenzano, dove d'estate la popolazione raddoppia con l'arrivo di vacanzieri e turisti; in passato i cittadini, che chiedono una movida più controllata e rispettosa, avevano promosso una raccolta di firme da presentare in Comune ma alla fine per "spegnere la musica" è servito l'esposto in Procura.
La reazione dello staff: "Ci sentiamo vittime"
Il personale del locale ha chiarito che il "provvedimento sciagurato colpisce un'attività in piena stagione lavorativa dopo annate segnate economicamente, e non solo, dalla pandemia. La nostra attività dà lavoro ad almeno 10 persone e sono più di 30 anni che ci distinguiamo per la professionalità e la passione che mettiamo nel nostro lavoro. Tutto questo viene infangato e macchiato da una misura preventiva 'priva di senso' in un momento di ripartenza generale. Ci sentiamo vittime di tutto ciò".
Alla fine, il bar sui social invita i clienti a unirsi alla protesta: "Non molliamo di certo ora, ma abbiamo bisogno di voi, facciamoci sentire".
