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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Finti tecnici del gas truffano e derubano anziani, due arresti

Operazione del commissariato di Pré della polizia: tredici gli episodi contestati

La polizia ha arrestato due uomini, di 29 e 31 anni ritenuti i responsabili di numerose truffe e furti in abitazione ai danni di persone anziane su tutto il territorio genovese. L'operazione è stata condotta dagli agenti del commissariato di Pré che hanno indagato su diversi episodi, trovando un modus operandi comune. 

La vittima veniva individuata in una persona anziana con minori capacità difensive (talvolta anche con patologie motorie invalidanti), a questo punto veniva avvicinata da due persone che, fingendosi incaricati dalla società Iren o altre volte dipendenti dell’Enel, si introducevano nella casa inducendo nei malcapitati il timore di poter subire la sospensione della fornitura del gas. Una volta carpito con l’inganno il consenso delle vittime, i due iniziavano a proporre la sottoscrizione di un nuovo contratto di fornitura con una diversa società erogatrice. Approfittando della distrazione indotta dalla trattativa, uno dei due, con la scusa di dover fare una telefonata o di dover andare in bagno, si intrufolava nelle camere rubando contanti, monili in oro, orologi di valore, assegni e diversi bancomat che successivamente venivano utilizzati con indebiti prelievi.

Una volta ricevute le denunce, il personale del Commissariato Pré ha provveduto immediatamente ad attivare le indagini avvalendosi in particolare di due strumenti. Il primo è stato l’individuazione fotografica, le vittime delle truffe sfogliando diversi album fotografici hanno infatti riconosciuto le persone entrate in casa; in seconda battuta c'è stata anche l'analisi dei tabulati telefonici e delle celle, che hanno collocato i truffatori nelle abitazioni e negli orari in cui sono andati in scena gli episodi denunciati. Infine, la polizia ha scoperto che una delle utenze telefoniche indicate dai due finti operatori Iren nella copia del contratto lasciato alla vittima, seppur intestata ad un soggetto estraneo alle vicende, è stata in realtà attivata tramite la mail che appartiene ad uno dei due arrestati.

La polizia ha anche riscontrato "l’ostentazione, tramite canali social, della disponibilità di banconote di grosso taglio, vestiti firmati e l’elevato tenore di vita di cui disponevano i due truffatori grazie ai soldi e monili di valore sottratti agli anziani malcapitati".

Nel provvedimento dell’autorità giudiziaria vengono contestati alla coppia tredici episodi, nei quali sono ricompresi furti in abitazione, truffe aggravate, sostituzione di persona, indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito. Oltre a tutti gli oggetti di gran valore già descritti, avrebbero sottratto anche oltre ventimila euro in contanti. 

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