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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Minacce all'ex moglie, Antonio Rasero nuovamente arrestato

I carabinieri hanno notificato al broker genovese un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari dopo la denuncia dell'ex compagna, che ha lamentato di essere stata più volte minacciata e insultata

Si aggrava la posizione di Giovanni Antonio Rasero, il broker 35enne accusato (e già condannato, ma ancora in attesa del verdetto della Cassazione) della morte del piccolo Alessandro Mathas, il bimbo di 8 mesi ucciso in un residence di Nervi nel maggio del 2010: l’uomo è stato nuovamente arrestato, questa volta con l’accusa di minacce alla ex moglie, cui è stato legato prima di conoscere Katerina Mathas, mamma dei suoi due figli.

I carabinieri della Compagnia di San Martino, coordinati dal capitano Giacomo Ravo, gli hanno notificato i domiciliari nel pomeriggio di lunedì, comunicando il provvedimento anche alla Corte d’Assise e al procuratore generale. Rasero, ritenuto dalla Corte d’Appello di Milano (che ha ribaltato la sentenza emessa da quella di Genova) il responsabile della morte del piccolo Ale, si trovava sino a ieri in libertà in attesa della sentenza della Cassazione, con il solo obbligo di dimora (gli è stato ritirato il passaporto) e firma giornaliera al comando dei carabinieri di Sampierdarena, quartiere in cui abita insieme con la madre e il fratello.

A far scattare il provvedimento sarebbero state, come detto, le minacce che Rasero avrebbe rivolto all'ex moglie in più occasioni, in alcune anche davanti a testimoni: l’ultimo episodio risale a poco più di una settimana fa, quando avrebbe aspettato la donna all’uscita dal lavoro insultandola e arrivando a minacciarla di morte. Da qui la denuncia, arrivata anche sul tavolo della Corte d’Assise di Milano, che ha emesso l’ordinanza di custodia ai domiciliari.

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