
Bimba morta per asfissia a Palermo, donati gli organi: un rene salverà un paziente del Gaslini
I genitori di Antonella, la bambina che ha perso la vita per quella che si suppone essere una folle sfida social, hanno dato il via libera all'espianto
I genitori di Antonella hanno infatti scelto di donare gli organi della bambina, con fegato, rene e pancreas già partiti per il Bambino Gesù di Roma e l’altro rene per l’ospedale pediatrico di Genova. L’espianto degli organi è iniziato nella notte all’ospedale dei Bambini di Palermo, e grazie alla decisione della famiglia tre bambini verranno operati nelle prossime ore.
La piccola è morta per asfissia, il collo serrata nella cintura di un accappatoio attaccata a un termosifone. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti il gesto era legato alla volontà di partecipare alla “Blackout challenge”, una folle sfida che spinge i partecipanti a rimanere senza respiro il più possibile.
Antonella, trovata in bagno e soccorsa dal padre, era stata portata in condizioni disperate all’ospedale dei Bambini, dove era stata decretata la morte cerebrale. I genitori hanno quindi deciso di donare gli organi “così che Antonella possa salvare altri bambini”, come ha dichiarato il padre.
Su quanto accaduto è stata intanto aperta un’inchiesta finalizzata a fare luce sulle circostanze della morte: l’ipotesi di reato è istigazione al suicidio.