rotate-mobile
Cronaca Porto Antico

All'asta la replica del Maggiolone di Janis Joplin contro la violenza sulle donne

In occasione del concerto 'Dove sono finiti tutti i fiori' organizzato per sostenere il centro antiviolenza Mascherona

Si fa notare la replica del Maggiolone di Janis Joplin e punta i fari contro la violenza sulle donne. Venerdì prossimo la sgargiante New Beatle cabrio andrà all'asta a favore del centro antiviolenza Mascherona nel corso del concerto "Dove sono finiti tutti i fiori", promosso dall'associazione culturale circolo Over joy. Dai grandi concerti di Woodstock e Parco Lambro del '76, al Porto Antico, dove venerdì 1 ottobre 2021, cantanti e musicisti italiani (da Matia Bazar a Dik Dik passando per Giua e Irene Fornaciari) si esibiranno per beneficenza a partire dalle 20.30.

Ogni anno il centro antiviolenza Mascherona, oggi costituito da psicologhe, pedagosiste, avvocate, riceve più di 500 richieste d'aiuto: "Affrontiamo in un'ottica di genere quello che vuole la donna", spiega Manuela Caccioni responsabile del centro antiviolenza Mascherona. "Purtroppo dobbiamo fare i conti anche con donne che chiedono solo consiglio su come resistere a una situazione di violenza e riescono ad uscire da realtà tossiche soltanto dopo anni".

La ripartenza dopo il lockdown ha permesso alle donne di uscire e tornare a suonare in piazza Colombo 3, dove ha sede il centro: "Durante la pandemia c'è stato un aumento di femminicidi, dell'efferatezza e della crudeltà - continua Caccioni - la violenza è sempre più grave, arrivano donne con prognosi più lunghe date dai pronto soccorso e ciò mette in luce come la situazione sia precipitata anche sul lato fisico".

La protezione dei soggetti è stata annullata dai mesi di chiusura in cui le donne si sono ritrovate esposte alla violenza: "Durante il lockdown non avevano la libertà di accedere al centro e lo smart working dei mariti ha peggiorato la situazione costringendole all'obbligo di dimora e al controllo costante nella casa familiare". 

Rispetto allo stesso periodo del 2020, sono 50 le donne che si sono rivolte al centro, da inizio del 2021 sono 339 e tutti i letti delle case rifugio sono occupati: "Con la fine delle restrizioni covid si è registrato un aumento delle domande d'aiuto - racconta la responsabile - così abbiamo attivato quattro bed&breakfast che ci hanno sostenuto accogliendo le vittime di violenza; tuttora le nostre case sono piene".

La strada della consapevolezza sociale si può rafforzare anche grazie ad eventi come quello di venerdì prossimo: "Collaboriamo con il comune e con altre associazioni - conclude Manuela Caccioni - dobbiamo cercare continuamente risorse ma la rete funziona, a questo concerto, per esempio, partecipano professionisti per sostenere il lavoro del centro antiviolenza". 

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

All'asta la replica del Maggiolone di Janis Joplin contro la violenza sulle donne

GenovaToday è in caricamento