Sarebbe stato un arresto cardiocircolatorio a uccidere Angelo “Lillo” Malabruzzi, il 47enne originario di Torre del Greco e residente a Riva Trigoso trovato senza vita nel suo appartamento nel pomeriggio di mercoledì.

Stando al primo esame effettuato dal medico, sul corpo non ci sarebbero segni che lasciano pensare a una morte violenta. Inizialmente l’ipotesi era che Marabruzzi, che lavorava come muratore, potesse essere stato aggredito, complici le ferite che aveva alla testa, ma le indagini dei carabinieri hanno accertato che lo scorso giovedì l’uomo si era rivolto a un medico per una brutta caduta, ottenendo anche il certificato medico per assentarsi dal lavoro.

Anche lo stato dell’appartamento, al quarto piano di un palazzo di via Milite Ignoto, porta a escludere che nella morte vi sia qualcosa di sospetto: la porta era chiusa dall’interno, così come le finestre, e il 47enne è stato ritrovato seduto sul divano senza nulla fuori posto. Tutti elementi che sembrano confermare la morte naturale, anche se non si esclude alcuna ipotesi: i carabinieri hanno già effettuato i rilievi e sentito amici e familiari di Malabruzzi, che lascia una figlia, e il pubblico ministero Gabriella Marino ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte.