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Cronaca

Dipendenti Amt costretti a dormire in rimessa per avere le ferie

"È una situazione veramente arcaica. Madri e padri di famiglia sono costretti a perdere la dignità per poter chiedere ferie. L'unica soluzione è aumentare il numero dei congedi", spiega Roberto Piccardo del sindacato Ugl Fna

"Per ragioni di sicurezza non è consentito dormire in rimessa nè introdurre nei depositi qualsiasi tipo di attrezzature e/o oggetti ingombranti". È quanto si legge in un avviso al personale, datato 25 novembre 2022, a firma del direttore generale di Amt. Per comprendere la necessità di questa comunicazione occorre spiegare qual è la procedura che devono utilizzare i dipendenti dell'azienda per chiedere ferie.

La richiesta deve avvenire con trenta giorni di preavviso e può essere fatta tramite i totem che si trovano nei quattro depositi oppure online tramite app: i terminali, posizionati nelle tre rimesse più piccole (300 persone in media), consentono ogni giorno ciascuno di chiedere ferie a due dipendenti e il quarto, alle Gavette, a tre, sempre in un orario tra le 10.30 e le 10.45. Poi pari numero può essere richiesto online. A quel punto, solo il giorno prima il lavoratore saprà se la sua richiesta è andata a buon fine e potrà usufruire delle ferie.

E così anche quest'anno, avvicinandosi il periodo delle feste di Natale, c'è chi, attrezzato con sedia a sdraio, sacco a pelo e coperte, ha cominciato a dormire in rimessa in modo da essere il primo a presentarsi al terminale alle 10.30 e avere così la certezza di vedersi riconosciuto il giorno di ferie. L'azienda, che finora non ha apportato alcuna modifica a questo sistema per la richiesta delle ferie, scoperto che alcuni dipendenti dormivano in rimessa, è corsa ai ripari, specificando che non si può fare.

Ma allora come può un dipendente di Amt prenotare una vacanza ed essere sicuro di riuscire ad avere ferie per quei giorni? Decisamente complicato, per questo il sindacato Ugl Fna, tramite Roberto Piccardo, chiede che il sistema venga modificato, dando la possibilità ogni giorno a un numero superiore di dipendenti di chiedere ferie.

"Questo problema - spiega Piccardo - si acuisce come sempre nei giorni di maggiore richiesta, quindi adesso il 24 di novembre, si chiederà il 24 dicembre e via di seguito. Il 27 novembre faranno la coda per chiedere i giorni a ridosso di Capodanno. Questa situazione va avanti da anni. È vero che prima non c'erano questi giorni garantiti e quindi era peggio, ma ora l'azienda dovrebbe fare uno sforzo, garantire più giorni di congedo, per permettere a tutti di stare con le famiglie. È una situazione veramente arcaica. L'unica soluzione è aumentare il numero dei congedi".

"Come Ugl Fna - conclude Piccardo - abbiamo raccolto più di mille firme di colleghi autisti che chiedono di cambiare questo sistema. In più proporremo delle turnistiche invernali in modo che ci siano, come le ferie estive, anche quelle invernali per una categoria che non si ferma mai. Solo a Genova funziona così. Madri e padri di famiglia sono costretti a perdere la dignità per poter chiedere ferie".

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