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Cronaca

Amiu e Aral, sì all'unione: sino al 2023 rifiuti ad Alessandria

La giunta approva un investimento da 2,2 milioni di euro l'anno per lo smaltimento nell'impianto di Castelceriolo: in questo modo l'azienda alessandrina è in grado di uscire dalla crisi in cui versa da luglio

Rifiuti genovesi "in trasferta" nell'alessandrino: così ha stabilito la giunta Bucci, che in attesa della fine dei lavori nella discarica di Scarpino ha deciso di investire su Aral, la società (in crisi) di gestione dei rifiuti di Alessandria, acquistandone il 2% e appoggiandosi così ai suoi impianti.

L'investimento è di circa 2,2 milioni di euro l'anno, che Amiu verserà ad Aral per gestire i rifiuti prodotti dal capoluogo ligure. La proposta è stata votata in consiglio comunale, ed è stata approvata con 23 voti favorevoli e 15 contrari (le opposizioni). Approvata anche l'immediata eseguibilità.

L'azienda alessandrina era stata ammessa alla procedura di concordato preventivo la scorsa estate, ed è in attesa di presentare il piano. Ed è proprio questo a scatenare l'ira delle opposizioni, che contestano la scelta di acquistare le quote della società sfruttando la Tari per «salvare la società alessandrina dal fallimento», come ha fatto notare il Pd durante una commissione consiliare sul tema.

Con l'investimento di Tursi, sino al 2023 di fatto l’impianto di Castelceriolo di Aral, cui Amiu già conferiva rifiuti fuori regione, continuerà a trattare fino a 50 mila tonnellate di rifiuti genovesi all’anno: «Amiu rimane al 100% del Comune - tuona il consigliere Alessandro Terrile - ma è sempre più ai margini della gestione industriale dei rifiuti. Quindi produce meno sviluppo e meno lavoro»

Le opposizioni hanno contestato anche il progetto per Scarpino e l'annunciata costruzione di un impianto per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti, il primo nella storia di Genova, che consentirebbe di smaltire il carico genovese in città: «Contiamo nel 2020 di iniziare a costruirlo», aveva detto a GenovaToday l'assessore comunale all'Ambiente, Matteo Campora. Ma nel corso della commissione è stato fatto notare come a oggi non sia stato presentato neppure il progetto esecutivo, ed è certo che della questione, e del matrimonio tra Amiu e Aral, si dibatterà anche in consiglio comunale, dove è atteso il voto.

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