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Cronaca Prà / Via Prà

Amianto, scoppia la protesta: manifestazione in centro e paura a Prà

Manifestazione in centro di lavoratori e pensionati (Ansaldo, Fincantieri e Ilva) che chiedono il riconoscimento dei benefici previdenziali per l'esposizione all'amianto revocato dall'Inail. Intanto continua a tenere banco la situazione di Prà

Il problema amianto fa scendere nuovamente Genova in piazza e accende i riflettori su una tematica che preoccupa tutti i genovesi. Sono state alcune centinaia le presenze di lavoratori e pensionati oggi in manifestazione in centro per protestare contro la legge sull'amianto che interessa le aziende dove lavorano o dove hanno lavorato (Ansaldo, Fincantieri, Ilva).

Le persone scese in corteo chiedono il riconoscimento dei benefici previdenziali per l'esposizione all'amianto revocati dall'Inail a seguito di un'inchiesta della procura. «Basta coi polveroni, abbiamo già respirato le polveri di amianto» era scritto su uno striscione.

Il Prefetto di Genova, preso atto della situazione, ha promosso, al più presto, la convocazione di un tavolo di confronto tra sindacati, parlamentari liguri, istituzioni, Inps e Inail per fare luce sulla vicenda.

«Dal territorio deve partire un'iniziativa concertata per dare finalmente una soluzione definitiva alla vicenda - ha spiegato agli organi di stampa Antonio Perziano della Cgil a nome delle confederazioni sindacali -, ovvero l'emanazione di un provvedimento governativo che restituisca le certificazioni rilasciate e poi revocate ai lavoratori. Noi parliamo di diritti e non di sanatorie perché i nostri dati dimostrano che nelle fabbriche, dove si è concentrata l'indagine della procura, l'amianto c'era e ci sono stati molti morti».

I sindacati chiedono anche che sia restituita dignità alle persone che sono state indagate per questa vicenda. Dopo l'incontro in Prefettura i lavoratori e i pensionati sono andati in corteo nella sede dell'Inail dove una delegazione è stata ricevuta dalla direzione.

Ed è sempre l'amianto al centro della protesta dei residenti di Prà. Diversi rappresentanti del municipio Ponente hanno denunciato lunedì a Tursi la presenza di questo materiale davanti alle ferrovie del quartiere, ammassato in sacchetti bianchi davanti a Villa De Mari, a un centinaio di metri dalle case. I praesi sono preoccupati da questi sacchi per il fatto che chi li maneggia indossa sempre guanti, mascherina e tute particolari. Secondo i residenti i contenitori usati sono simili a quelli utilizzati a Voltri in un stabilimento dedito allo smaltimento dell'amianto.

Al Municipio hanno risposto Comune, Arpal e Forestale. Arpal sostiene che si tratti di pietrisco usato per massicciate ferroviarie, in cui la quantità di amianto è entro i limiti consentiti. Ma il dubbio permane, tanto che la ditta che ha preso in appalto i lavori ha preferito basarsi su analisi fatte in precedenza da aziende private che indicavano nel pietrisco una rilevante quantità di amianto, da smaltire quindi come rifiuto pericoloso.

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