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Cronaca

Alluvione, corteo su Tursi : «Vogliamo le dimissioni di Doria»

Centinaia di persone si sono date appuntamento in piazza De Ferrari per marciare compatte verso la sede del Comune e protestare contro l'amministrazione dopo la tragica alluvione dello scorso 9 ottobre. In testa al corteo, Cristiano De André e Francesco Baccini

Sono state centinaia le persone, che martedì 21 ottobre sono scese in piazza per manifestare contro Comune e Regione per l’alluvione che ha duramente colpito Genova lo scorso 9 ottobre, mettendo in ginocchio i cittadini per la seconda volta nel giro di tre anni.

Al grido di “Ora basta”, i manifestanti si sono incontrati in piazza De Ferrari per sfogare la rabbia, formare un corteo compatto e dirigersi verso Palazzo Tursi per intimare al sindaco Marco Doria di “farsi vedere” e rispondere di quanto successo alla città. A reggere lo striscione in testa alla folla c’erano anche Cristiano De André e Francesco Baccini, scesi in strada accanto alla popolazione per manifestare supporto e sostegno: «Siamo in tanti e tra poco saremo ancora di più - ha detto il figlio di Fabrizio impugnando il megafono - Dirigiamoci verso Tursi per farci sentire, e dire basta una volta per tutte».

Rabbia, indignazione e frustrazione i sentimenti espressi dai partecipanti al corteo, formatosi intorno alle 13.30 in De Ferrari, si è diretto deciso verso via Garibaldi imboccando via XXV Aprile, per terminare l’avanzata a pochi metri dall’ingresso di Palazzo Tursi: «Abbiamo perso tutto, vergogna - le urla che si alzavano dalla folla - fatevi vedere, siete capaci solo a rubare». Intorno alle 14, un ristretto gruppi di manifestanti, tra cui Baccini e De André, sono entrati nel palazzo per conferire con il sindaco, portavoce di chi chiedeva a gran voce le loro dimissioni, mentre all’esterno i manifestanti lanciavano bottiglie e monete contro i muri e chiedendo a gran voce delle risposte.

La manifestazione si è conclusa poco prima delle 17, con la promessa da parte di Doria e della giunta di una sospensione delle tasse per i commercianti alluvionati e di un intervento diretto con banche e istituti di credito per agevolare la ripresa.

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