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Cronaca

Alluvione 2011, l'ex sindaco Vincenzi patteggia tre anni

L'allora sindaco Vincenzi è stata condannata in primo e secondo grado a cinque anni

I giudici della corte d'appello di Genova hanno accolto la richiesta di patteggiamento a 3 anni dell'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi nel processo d'appello bis per l'alluvione del novembre 2011 in cui morirono 4 donne e 2 bambine, travolte da acqua e fango in via Fereggiano. L'udienza di marzo era saltata per il coronavirus. Tutti gli imputati, tra i quali l'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi, hanno chiesto di patteggiare. In questo modo eviteranno il carcere e potranno chiedere l'affidamento in prova ai servizi sociali.

L'allora sindaco Vincenzi è stata condannata in primo e secondo grado a cinque anni. Vincenzi deve rispondere dell'accusa di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Secondo la Cassazione, il Comune era impreparato e inerme. «La macchina allestita fu colposamente insufficiente e inefficiente», avevano scritto i magistrati. Caduta l'accusa che riguardava la falsificazione dell'orario di esondazione del corso d'acqua.

A febbraio i familiari delle sei vittime hanno ricevuto i risarcimenti da parte del Comune di Genova e sono usciti dal processo. L'assicurazione aveva preso tempo e dopo mesi di trattative ha pagato quanto dovuto.

Per quanto riguarda gli altri imputati, hanno patteggiato 3 anni e 4 mesi Gianfranco Delponte e l'ex assessore Francesco Scidone, 2 e 4 mesi Pierpaolo Cha. L'ex coordinatore dei volontari di Protezione Civile, Roberto Gabutti, che era accusato di falso e calunnia, assolto in primo grado, ha patteggiato una condanna a sei mesi. Non ha trovato l'accordo il dirigente comunale Sandro Gambelli, condannato a due anni con la condizionale, dopo aver rifiutato tramite avvocati un patteggiamento a 2 anni e 10 mesi.

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