Genova – I commercianti di via Fereggiano hanno perso la pazienza. Ad un anno di distanza dall’alluvione che colpì Genova e in particolar modo proprio questa parte della città, i negozianti hanno deciso di chiedere i danni al Comune con una sorta di class action.

Una decisione nata dopo le scioccanti rivelazioni dell’inchiesta stralcio sui verbali taroccati dai dirigenti comunali e che ha portato cinque commercianti a mobilitarsi per vie legali. Per ora solo cinque, ma di certo col passare dei giorni il numero è destinato a crescere.

Danni considerevoli, per decine di migliaia di euro, che una volta quantificati saranno presentati in tribunale. L’iter è abbastanza semplice: esposto in procura, e qualora venisse accettato richiesta danni al Comune.

Intanto anche il Comune non sta a guardare, ma chiede al governo Monti di mantenere le promesse fatte dopo la tragedia. In mano infatti all’allora presidente della Provincia Alessandro Repetto, ci sarebbe una lettera firmata dal presidente del Consiglio che recita:

«Gli echi della tragedia che ha colpito Genova nel 2011 non sono ancora sopiti. Condivido dunque le aspettative perché si possa intervenire al più presto per garantire la sicurezza idrogeologica di una parte significativa della città, attraverso il progetto per la realizzazione del canale scolmatore al servizio del torrente Bisagno ed affluenti. Posso assicurarle che interesserò i responsabili dei Ministeri competenti perché la sua richiesta venga esaminata con doverosa attenzione...».

Ad un anno di distanza dall’alluvione Comune e Regione sono pronti ad intervenire con 10 milioni di euro, ma ne mancano ancora 49, aspettando Monti.