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Cronaca Marassi / Via Fereggiano

Alluvione 2011, verbale falsificato per salvare la reputazione dei volontari

Questa la tesi sostenuta dall'avvocato di Roberto Gabutti, ex coordinatore dei volontari del Comune di Genova, accusato di falso e calunnia per aver riportato sul verbale del Coc la presenza di un volontario sul Fereggiano

Nuova puntata del processo sull'alluvione del 4 novembre 2011, in cui morirono quattro donne e due bambine. Ieri l'avvocato di Roberto Gabutti ha sostenuto che il suo assistito avrebbe indicato sul verbale orari diversi dalla realtà, perché gli avevano fatto capire che altrimenti tutto il mondo dell'associazionismo avrebbe fatto brutta figura.

Gabutti, ex coordinatore dei volontari del Comune di Genova, è accusato di falso e calunnia per aver riportato sul verbale del Coc la presenza di un volontario sul Fereggiano alle ore 12, cosa in realtà mai avvenuta, e che in quel momento il rio era sotto la linea gialla, questo per avvallare la tesi della bomba d'acqua.

Il Fereggiano esondò poco prima delle 13 ma non fu un evento improvviso perché il livello delle acque si alzò gradualmente. Se davvero ci fosse stato qualcuno sul posto a monitorare la situazione con il passare dei minuti, forse si sarebbero salvate sei vite. A ottobre è prevista la sentenza.

Due settimane fa il pm Luca Scorza Azzarà ha chiesto sei anni e un mese di reclusione per l'ex sindaco Marta Vincenzi, cinque anni e 11 mesi per l'ex assessore Francesco Scidone, quattro anni, 7 mesi e 15 giorni per i dirigenti comunali Gianfranco Delponte e Pierpaolo Cha, mentre per Sandro Gambelli e Roberto Gabutti, cui sono state riconosciute le attenuanti generali, il pm ha chiesto rispettivamente quattro anni e un mese e un anno e 5 mesi.

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