Falso allarme bomba sulla nave, telefonate fatte da tre passeggeri in ritardo
In ritardo per l'imbarco, hanno effettuato le telefonate d'allarme per riuscire a prendere la nave. Gli agenti della Polmare li hanno rintracciati una quindicina di giorni dopo, al rientro in Italia
In seguito all'allarme relativo alla presenza di una bomba a bordo di un traghetto della compagnia di navigazione Grandi Navi Veloci, diretto a Tunisi che il 21 novembre ha causato un considerevole ritardo sulla partenza della motonave Excellent, la Polmare, dopo accurate e approfondite indagini, ha potuto individuare i responsabili delle telefonate anonime.
Si tratta di due tunisini, Souidi Riadh e Majid Nader e un serbo Mulja Devat. Questi ultimi, in ritardo per l'imbarco, hanno effettuato le telefonate d'allarme per riuscire a prendere la nave. Effettivamente, all'atto della partenza della nave, i soggetti sono riusciti a lasciare il territorio nazionale, ma il 7 dicembre, durante i controlli allo sbarco della nave proveniente da Tunisi, sulla quale viaggiavano per il ritorno, sono stati intercettati e denunciati all'autorità giudiziaria per i reati di pubblica intimidazione, interruzione di pubblico servizio e procurato allarme in concorso.
Negli ultimi giorni l'attività della polizia di frontiera, effettuata al controllo passaporti dei passeggeri in arrivo a bordo di traghetti provenienti dai paesi del nord Africa, ha permesso di arrestare quattro stranieri, a carico dei quali sono risultati essere pendenti mandati di carcerazione emessi da varie procure italiane.
Gli stranieri sono stati associati presso la casa circonadariale di Marassi a disposizione dell'autorità giudiziaria. Si tratta di Otay Karim, tunisino responsabile di tentato omicidio aggravato in concorso; Aboudelef Rachid, marocchino responsabile di produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti; El Ghouyby Lakhlifi, tunisino responsabile di violazione degli obblighi di assistenza familiare e Ait Lhaj Redouan, tunisino responsabile di violazione delle disposizioni contro l'immigrazione clandestina.