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Cronaca Quinto / Via Nicola Fabrizi

Alberto Scagni, entro l'estate i risultati della perizia psichiatrica

Primo colloquio in carcere a cui hanno partecipato il perito del gip, Elvezio Pirfo, Lucrezia Mazzarella, consulente di Scagni, e Giacomo Mongodi, nominato dal pm

Alberto Scagni è capace di intendere e di volere ed è socialmente pericoloso? A queste domande dovrà dare una risposta la perizia psichiatrica, iniziata martedì 21 giugno con un colloquio nel carcere di Marassi dove il 42enne si trova ristretto dalla sera dell'1 maggio, quando è stato fermato con l'accusa di avere ucciso a coltellate la sorella Alice sotto casa di lei nel levante genovese.

Alberto invidiava la sorella, ma per la procura "non c'erano elementi di pericolosità"

Al colloquio hanno partecipato il perito del gip, Elvezio Pirfo, Lucrezia Mazzarella, consulente di Scagni, e Giacomo Mongodi, nominato dal pm. Gli incontri con il presunto assassino proseguiranno sino al 4 settembre. Per una valutazione quanto più accurata possibile, il team ha acquisito anche le cartelle cliniche del 42enne, compresa quella del centro clinico di Marassi.

Scagni è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalle sevizie e dal 'mezzo insidioso' (ha tenuto nascosto per tutto il tempo il coltello in un sacchetto), oltre che dal vincolo di parentela. La perizia è attesa prima dell'udienza davanti al gip, fissata per venerdì 16 settembre.

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