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Cronaca

Uccise la sorella: Alberto Scagni chiede di essere interrogato dal carcere

A inizio febbraio la procura ha chiuso le indagini per l'uccisione contestando l'omicidio premeditato pluriaggravato e il porto abusivo di armi. L’uomo finora non ha mai parlato né al gip né al pm

Alberto Scagni ha chiesto di essere interrogato dal carcere dal pubblico ministero Paola Crispo. 

Finora non ha mai parlato: non lo ha fatto con il giudice per le indagini preliminari al momento della convalida e nemmeno con il pm nel corso delle indagini. L'uomo, che ha ucciso la sorella Alice il primo maggio dello scorso anno sotto casa a Quinto con 24 coltellate, è accusato di omicidio premeditato pluriaggravato e porto abusivo di armi.

L'uomo è stato ascoltato solo durante la perizia psichiatrica: secondo Elvezio Pirfo, il perito del giudice per le indagini preliminari, è semi infermo di mente ma capace di stare in giudizio, per il consulente della procura Giacomo Mongodi pienamente capace.

Dopo l'interrogatorio in carcere il magistrato potrà chiedere il rinvio a giudizio. 

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