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Cronaca

Trentunenne ridotto in fin di vita per vendetta, quattro arresti

Quattro persone sono state arrestate per il pestaggio di un 31enne, immobilizzato e ripetutamente colpito al capo e in altre parti del corpo con una mazza da baseball, una barra in ferro e un martello, oltre che con calci e pugni

Nella tarda serata di ieri, la polizia ha arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Genova, tre albanesi, irregolarmente presenti in Italia, Ermal Bajraktari, di anni 29, Fatlind Spaho, di anni 26 e Rezart Kurti, di anni 30, per il reato di tentato omicidio pluriaggravato in concorso.

Nella mattinata odierna, a Busca (Cn), i poliziotti hanno dato esecuzione alla misura cautelare dell'obbligo di dimora, emessa per lo stesso reato, a carico di Cristian F. di anni 23.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Genova, hanno consentito di raccogliere gravi e concordanti elementi di responsabilità a carico dei predetti in relazione al grave fatto, verificatosi a Genova nella notte del 22 marzo scorso, in danno di un 31enne albanese.

Questi, attirato con uno stratagemma in un luogo isolato, è stato immobilizzato e ripetutamente colpito al capo e in altre parti del corpo con una mazza da baseball, una barra in ferro e un martello, oltre che con calci e pugni, tanto da essere ridotto in fin di vita.

Soccorso per le gravi ferite riportate, l'uomo era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico al cranio. Nel corso delle indagini svolte dalla Sezione Criminalità Straniera della Squadra Mobile, con la collaborazione del locale commissariato di San Fruttuoso, è stato accertato che la violenta aggressione era stata preordinata da Ermal Bajraktari per vendicarsi del ferimento a colpi di arma da taglio, subito nel 2009 a Genova.

Fra gli autori, tutti albanesi, anche la vittima che, per tale fatto, era stata arrestata e condannata. Al momento dell'arresto, Bajraktari e Spaho sono stati trovati in possesso di una barra in ferro, verosimilmente utilizzata per l'aggressione, occultata nell'autovettura su cui viaggiavano.

La misura cautelare a carico di Rezart Kurti è stata eseguita presso il carcere di Marassi ove lo stesso è detenuto dopo essere stato arrestato da personale della polizia lo scorso 29 ottobre, per il possesso di una pistola calibro 38 Special con matricola abrasa.

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