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Cronaca

Intascava 'bustarelle', arrestato funzionario dell'Agenzia delle Entrate

Avrebbe intascato trentamila euro con la promessa di rinunciare a effettuare verifiche fiscali. Per questo un funzionario dell'Agenzia delle Entrate di Genova, addetto al settore Gestione e Analisi, è stato arrestato dai carabinieri e condotto in carcere

I carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Genova hanno arrestato un uomo nato nel 1959, Rosario Puglisi, imperiese di origini ma residente a Chiavari, in esecuzione dell'ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica di Genova poiché responsabile dei reati di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità e accesso abusivo a un sistema informatico, commessi a Genova dal 2012 al 2014.

All'inizio del 2014 l'uomo era stato arrestato nella flagranza del reato di concussione poiché, quale funzionario dell'Agenzia delle Entrate di Genova, addetto al settore Gestione e Analisi, abusando della sua qualità e dei relativi poteri, intimoriva e costringeva il titolare di un'azienda di prodotti vinicoli del territorio a elargirgli la somma di ottomila euro al fine di evitare verifiche fiscali da parte dell'Agenzia per i successivi quattro anni.

Nel corso delle contestuali perquisizioni effettuate presso la sede dell'Ente, i carabinieri hanno accertato anche come l'uomo, al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni istituzionali, si fosse più volte introdotto in modo indebito nel sistema informatico dell'Anagrafe Tributaria per effettuare delle interrogazioni sulle posizioni delle società poi divenute bersaglio della propria condotta concussiva.

Infatti, oltre all'azienda agricola, sono altri cinque gli episodi addebitati al 58enne, di cui tre concretizzatisi con la consegna del denaro (per complessivi altri 22mila euro). Alla base delle richieste vi era sempre la minaccia di un'imminente verifica fiscale, che Puglisi avrebbe potuto evitare se lautamente ricompensato, oppure il millantato accertamento di irregolarità o disallineamenti di reddito le cui conseguenti sanzioni economiche sarebbero state ridotte negli importi, se non addirittura cancellate, previa 'bustarella'.

In due episodi la condotta concussiva è stata solo tentata in quanto i titolari delle società si sono rifiutati di accettare la proposta dell'uomo. Terminate le incombenze di rito, il 58enne è stato trasferito nel carcere di Marassi per scontare la pena di quattro anni e diciotto giorni di reclusione.

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