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Acquario: fiocco rosa, è nato un cucciolo di delfino

Il Padiglione Cetacei dell’Acquario di Genova festeggia un lieto evento: una piccola femmina di tursiope (Tursiops truncatus) è nata da mamma Naù alle ore 3:50 circa della notte tra il 31 agosto e il 1° settembre

A poco più di un anno dalla sua apertura, il Padiglione Cetacei dell’Acquario di Genova festeggia un lieto evento: una piccola femmina di tursiope (Tursiops truncatus) è nata da mamma Naù alle ore 3:50 circa della notte tra il 31 agosto e il 1° settembre.

Il cucciolo, che pesa oggi circa 16,5 kg ed è lungo 110 cm, è nato in ambiente controllato in seconda generazione. Entrambi i genitori, mamma Naù e papà Teide, sono infatti a loro volta nati in altre strutture europee. Naù è una giovane femmina di 13 anni nata in ambiente controllato a Gardaland nel 2001 da mamma Betty e papà Robin, anch’essi ospiti dell’Acquario di Genova. È al suo primo parto e sta imparando a gestire la cucciola in ogni nuova attività e scoperta. Al momento mamma e cucciola si trovano nella vasca nursery del Padiglione dove possono nuotare ed essere monitorate dallo staff della struttura nelle prime settimane di vita della piccola, nell’attesa che cresca e possa unirsi agli altri delfini ospiti della struttura.

La vasca nursery ha un volume di oltre 1 milione di litri d’acqua, è dotata di un fondo mobile che consente di accedere agli animali in tempi molto brevi in caso di emergenza o necessità di intervento ed è dotata di tre acrilici subacquei da cui è possibile effettuare un’attenta osservazione degli animali 24 ore al giorno. Anche il pubblico può ammirare mamma e cucciola attraverso uno di questi acrilici, che si trova al piano inferiore del Padiglione, accanto all’area divulgativa che illustra i progetti di ricerca dell’Acquario e della Fondazione Acquario di Genova Onlus.

Nella vasca principale del Padiglione il pubblico può ammirare attraverso il grande acrilico e il tunnel vetrato la famiglia della piccola delfina: i “nonni” Betty e Robin e papà Teide, nato anche lui in ambiente controllato in Spagna nel 1997.

I piccoli di delfino, quando nascono, affrontano numerose sfide: la prima è rappresentata dal primo respiro, il  nuoto e il primo allattamento dalla mamma; spesso nei primi giorni i tentativi di prendere il latte e i fallimenti sono molteplici prima di acquisire una certa familiarità con quest’attività, per loro vitale.

In questo caso, la prima “sospirata” poppata è avvenuta nella notte tra il 1° e il 2 settembre. Nel tursiope, l’allattamento può perdurare anche fino a 3 anni: gioco con il pesce inizia già fin dai sei mesi di vita e l’ingestione inizia in maniera accidentale per imitazione dell’adulto, diventando poi, con il passare del tempo, fonte predominate di nutrimento.

La nascita di un Tursiope, evento non raro in ambiente controllato, necessita di una solida organizzazione  dello staff che monitora la gravidanza fin dal momento in cui viene diagnosticata e a seguire fino al parto. Negli ultimi mesi l’equipe di biologi, veterinari e personale addestrativo dello staff dell’Acquario di Genova, ha tenuto sotto costante e attenta osservazione Naù giorno e notte.

Il primo mese di vita è un periodo particolarmente critico per i cuccioli, femmina e piccolo che vengono sorvegliati 24 ore su 24 per monitorare comportamenti, suoni, respirazioni e attività nutrizionale e controllare che la crescita avvenga senza problemi. Questa specie, come molte altre in natura, nascondono le eventuali patologie per difendersi da eventuali predatori e pertanto le osservazioni costanti e la raccolta di questi dati facilitano l’intervento tempestivo in caso di necessità.

Il parto e le  prime 4 settimane di vita sono infatti un periodo molto delicato per il piccolo  in cui, come per altre specie di mammiferi, la comunità scientifica internazionale negli anni ha riscontrato una mortalità neonatale decisamente alta. Questa potrebbe essere legata a fattori raramente spiegabili, (soprattutto in casi di femmina primipara come nel caso di Naù), e forse genericamente paragonabile alla cosiddetta “morte in culla” dell’uomo che può avvenire dalla nascita e nei primi mesi di vita fino ai 12 mesi.  In altri casi invece, ferite e traumi nei primi momenti di vita, quando ancora gli anticorpi non sono prodotti a sufficienza dal cucciolo, possono portare a infezioni che si diffondono velocemente e che possono risultare anche ahimè, fatali.

La nascita del cucciolo offre l’occasione allo staff scientifico dell’Acquario di Genova di incrementare alcuni progetti di ricerca sulla comunicazione e il linguaggio in questa specie, con particolare riferimento al “fischio-firma”, diverso in ogni individuo.

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