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Parrucchieri, taxi, edili: Tursi dichiara guerra all'abusivismo

Parte il 19 marzo la campagna "Genova per la legalità", finalizzata a sensibilizzare i cittadini sull'importanza di non incentivare l'abusivismo: nel mirino edilizia, moda e trasporti

La lotta all’abusivismo commerciale si sposta anche sugli autobus, nelle biblioteche, nei musei e nei negozi: parte il 19 marzo la campagna firmata da Comune e Confartigianato “Genova per la legalità”, pensata per sensibilizzare i cittadini sugli effetti negativi che l’abusivismo ha sul tessuto economico cittadino e sulla sicurezza generale.

Mezzo per diffondere il messaggio “Tarocco? Anche no” saranno manifesti affissi lungo le più trafficate strade cittadine e nelle pensiline ex Cemusa, oltre a locandine e materiale informativo che verrano distribuiti ad Amt e ai Municipi affinché li distribuiscano non soltanto sui mezzi (attraverso vetrofanie e cartelli) ma anche nelle biblioteche, nei musei e negli uffici comunali sul territorio: si partirà con i taxi abusivi, per poi passare alla merce contraffatta, il lavoro nero nel settore dell’edilizia, dell’artigianato e della cura della persona, e infine generali inviti a mantenere il decoro urbano. Lo scopo è scoraggiare l’abusivismo, e allo stesso tempo invitare i cittadini sia a denunciare sia ad affidarsi esclusivamente a esercizi commerciali e aziende in regola.

Taxi, su Genova attivi 80 abusivi

«Vogliamo accendere in primis un riflettore sul tema dell’abusivismo nel settore dei taxi - spiega Carmelo Cassibba della Cooperativa Radio Taxi - Si tratta di un fenomeno partito in sordina che sta iniziando ad assumere numeri importanti: su Genova ci sono circa 80 taxi abusivi, una ventina dei quali che operano in maniera ormai assidua, quasi 24 ore su 24. Abbiamo già provveduto a segnalare le relative targhe alla Municipale, ma sinché ci saranno persone che utilizzano le auto abusive l’attività continuerà». Una piaga, quella dei tassisti abusivi, che si è ormai estesa a tutto il territorio cittadino e ha formato una solida rete di contatti grazie al passaparola: «Di solito stazionano fuori dai locali notturni e si offrono di dare un passaggio a chi vuole tornare a casa nel weekend previo pagamento di una tariffa tutta in nero - spiega ancora Cassibba - Si tengono in contatto tramite app di messaggistica, cosa che rende ancora più difficile rintracciarli».

In Liguria il 72% delle aziende subisce l'economia sommersa

Anche aziende e negozi, però, si trovano a fare i conti con lavoro nero e abusivismo: stando ai dati diffusi da Confartigianato, in Liguria due imprese su tre pagano le conseguenze dell’abusivismo e della contraffazione, soprattutto nel settore moda, benessere ed edilizia.

«Su 100 occupati, 12 lavorano in nero - conferma Luca Costi, segretario generale Confartigianato Liguria - Siamo la prima regione in Italia colpita dall’economia sommersa, che causa ingenti danni ad aziende e imprenditori in regola. Per non parlare della sicurezza per i cittadini: mettersi in auto con un tassista abusivo significa potenzialmente mettersi a rischio, salendo su una vettura priva di licenza e assicurazione; altrettanti rischi si corrono affidando lavori di ristrutturazione a persone non competenti, o mettendosi letteralmente nelle mani di estetisti e parrucchiere che non usano prodotti a norma o non sanno quello che fanno».

Garassino: «Con la Municipale di quartiere più controlli»

«L’abusivismo non è solo quello del tarocco per strada, riguarda molti settori - conferma l’assessore comunale alla Legalità, Stefano Garassino - Si tratta di un mercato molto florido che ha due implicazioni negative, da un lato l’evasione fiscale, dall’altro la scarsa sicurezza. L’istituzione dunque fa la sua parte, ma anche i cittadini devono farlo non incentivando questo mercato, che c’è perché ci sono persone che lo alimentano». 

La campagna informativa, ha anticipato Garassino, corrisponderà anche a un potenziamento dei controlli sul territorio da parte di forze dell’ordine e Municipale: «Carabinieri, polizia e Guardia di Finanza continueranno a fare la loro parte - conferma l’assessore - Allo stesso tempo, con la nascita del nuovo gruppo di Municipale nei quartieri riusciremo a monitorare meglio il territorio e a individuare e stroncare sul nascere situazioni di illegalità, con la speranza di risalire alle fonti».

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