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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

5G, il punto sulla sperimentazione a Genova

L'assessore Balleari ha risposto ad alcune interrogazioni a risposta immediata, spiegando dove si trovano le antenne, dove verranno installate e da quali compagnie telefoniche

Come deciso nella conferenza capigruppo di giovedì 19 marzo, agli articoli 54 (interrogazioni a risposta immediata) la giunta risponde per iscritto ai proponenti entro cinque giorni. Quattro delle interrogazioni a risposta immediata del consiglio comunale di martedì 14 aprile vertevano sulla tecnologia 5G.

Enrico Pignone (Lista Crivello) ha chiesto a che punto è lo stato dell'arte di tale sperimentazione e di come l'amministrazione sta procedendo per monitorarne l'installazione, alla luce anche delle dichiarazioni di alcuni presidenti di Municipio che lamentano di non essere stati informati di nulla e delle preoccupazioni di molti cittadini relativamente alle irradiazioni prodotte da tali impianti.

La risposta dell'assessore Stefano Balleari. «Tra gli operatori telefonici e il Comune di Genova - scrive Balleari - è in vigore un protocollo di intesa che, tra le altre cose, prevede l'elencazione annuale di tutte le stazioni radio base (SRB) presenti sul territorio del Comune incluse quelle 5G. Questi piani vengono presentati direttamente dall'operatore telefonico al Comune. Al momento Fastweb ha una sola antenna 5G a servizio dell'area del Porto Antico, installata nell'ambito del progetto Genova Blue Hub. Questa POC (proof of concept) è stata realizzata in partnership con Leonardo ed Ericsson con lo scopo di validare alcune applicazioni nel campo sicurezza. Tim, a partire da novembre 2019, ha attivato il servizio 5G in diversi quartieri della città a partire da Bolzaneto, Rivarolo, Certosa, per poi proseguire con Pra', Sestri Ponente, Sampierdarena, San Teodoro, Oregina, Castelletto, Marassi, Foce, San Martino e Quarto. Vodafone ha notificato al Comune i piani di installazioni di tecnologia 5G sul territorio del Comune di Genova per il 2020.

Francesco De Benedictis (Direzione Italia) ha chiesto chiarimenti sull'installazione di un'antenna per la copertura della rete 5G in lungobisagno Dalmazia all'altezza della Gecar Bmw Moto Genova: Arpal ha fatto le necessarie valutazioni circa la presenza di altre antenne e ha valutato la compatibilità dei campi elettromagnetici nella zona al fine della tutela dei cittadini residenti? E ancora: il sito di installazione rispetta le distanze dai luoghi sensibili previsti dall'attuale normativa?

Anche Paolo Putti (Chiamami Genova) ha domandato quale riflessione sia stata avviata e quale contrattazione a tutela della salute dei cittadini prima della nuova ondata di installazioni di antenne per la tecnologia 5G sul territorio comunale, vista la mancanza di adeguate restituzioni sulla sua pericolosità.

Ancora l'assessore Stefano Balleari: «le modalità operative, alle quali i funzionari Arpal si attengono per l'analisi degli impianti per cui viene chiesta una valutazione di impatto elettromagnetico, prendono in considerazione non solo gli impianti presenti presso il sito di installazione ma anche quelli presenti nelle vicinanze. Tutti gli impianti vengono simulati alla loro massima potenzialità e l'analisi considera tutti i punti significativi che sono stati presi in considerazione dalle perizie dei diversi gestori, integrandoli, se del caso, con ulteriori di nostra iniziativa. Nessuna norma di settore pone vincoli di distanza tra gli impianti ed i recettori sensibili (ad esempio abitazioni) ma bensì il rispetto dei valori di campo. Entrando nello specifico del sito questa è la situazione: Vodafone ha presentato Scia al Comune e ad Arpal in data 29/01/2020. Arpal ha richiesto integrazioni, informandone il Comune, in data 18/02/2020. Le integrazioni sono pervenute in data 19/02/2020. Arpal ha infine espresso parere in merito alla compatibilità con i limiti di esposizione e il valore di attenzione in data 20/02/2020. Per le attività è stata presentata una Scia in data 4 febbraio 2020 ed assunta a prot. S.U. 52/2020 avente ad oggetto modifica di impianto di teleradiocomunicazione via delle banchelle richiedente Vodafone. Per la stessa è stato comunicato l'inizio dei lavori in data 4/3/2020.

Marta Brusoni (Vince Genova) ha chiesto delucidazioni e gli atti amministrativi relativi all'installazione sul territorio comunale di antenne per il passaggio dalla frequenza 4G alla nuova rete 5G. Dal gruppo consiliare Lega Salvini Premier la richiesta di conoscere le decisioni prese e i livelli di rischio per i cittadini della tecnologia 5G, visto che a breve saranno installate circa 57 antenne di telefonia mobile che ne prevedono l’utilizzo.

La risposta è arrivata ancora dall'assessore Stefano Balleari: «giovedì 16 aprile 2020 si è tenuta una riunione con i firmatari del protocollo di intesa sulla telefonia: Municipi, gestori, associazioni. In questo incontro sono stati presentati i piani di sviluppo dei gestori, che comprendono tutte le istallazioni a prescindere dalla tecnologia (4G- 4.5gG – 5G). Poiché nei documenti non era chiaro quali fossero le nuove istallazioni, le modifiche e altre precisazioni tecniche, gli uffici della Direzione Ambiente hanno fatto formale richiesta ai gestori affinché presentassero in maniera chiara lo stato delle stazioni 5G attive e la relativa pianificazione. Anche se dal punto di vista della normativa vigente non vi è l'esigenza di differenziare per tecnologia, l'Amministrazione vuole avere un quadro chiaro sul 5G al fine di potersi confrontare, in modo trasparente, con i cittadini. Sottolineo che per i livelli di campo elettromagnetico massimi, rimane valido l’attuale limite (6 volt/m): ciò significa che, a prescindere dal numero di antenne, si dovrà comunque sempre rispettare tale limite.Le modalità autorizzative con cui il 5G può essere attivato dipendono dalla tipologia di istallazione: nuova istallazione che prevede un permesso edilizio. In questo caso il gestore presenta documentazione al Sue e Arpal si esprime con proprio parere; modifica apparato esistente: in questo caso il comune non rilascia permessi. La stazione è sottoposta al controllo di Arpal così come previsto dalla normativa nazionale».

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