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Giovedì, 25 Aprile 2024

Luca Pastorino

Giornalista Genova Today

Perché il Genoa sarebbe perfetto per una serie Netflix in stile Sunderland

Tanti ingredienti per realizzare un docufilm di successo: la passione dei tifosi, le speranze per l'avvio di una nuova era, il club più antico d'Italia, un inizio difficile e una 'visione' alternativa fino all'all-in Blessin

Il Genoa 'americano' sarebbe il soggetto perfetto per una docuserie Netflix sulla falsariga di 'Sunderland 'Til I Die', magari con un finale diverso. L'idea mi rimbalza in testa da diverso tempo e l'ingaggio del nuovo tecnico Blessin, unito al parere di alcuni amici tifosi del Genoa mi hanno convinto del tutto, sarebbe sicuramente un successo. Non ho dubbi.

La passione dei tifosi, le speranze per l'avvio di una nuova era, il club più antico d'Italia, un inizio difficile, una 'visione' alternativa e un mercato che sfugge a ogni logica conosciuta. Giornalisti che brancolano nel buio proponendo i 'soliti' nomi e Spors che lavora nell'ombra pescando da mercati alternativi e finora mai battuti, fino all'azzardo finale, l'all-in Blessin. Tutto o niente. Uno sconosciuto (almeno in Italia) che può essere un crack o un flop clamoroso. Senza vie di mezzo. Sì, gli elementi per una grande storia ci sono tutti, la docuserie terrebbe il grande pubblico incollato ai televisori per conoscere il finale, sarebbe un grande spot anche per la nostra città.

La disperazione dei tifosi dell'Oostende per l'addio, secondo i pareri che ho raccolto causato dallo smantellamento della bellissima squadra che lo scorso anno raggiunse il quinto posto, può far ben sperare per la versione strappalacrime della storia, da 'libro Cuore'.

Quella che ancora una volta balza all'occhio è la poker-face di Spors che, tra un Ballardini e un Maran, lascia riempire le pagine dei giornali dopo l'esonero di Shevchenko puntando prima Labbadia e poi, dopo il gran rifiuto, un allenatore che sembra privo di esperienza, che probabilmente non conosce l'italiano e che forse non conoscerà nemmeno la maggior parte dei calciatori del Genoa. Meglio così, tabula rasa su qualsiasi gerarchia, per provare a portare il 'gegenpressing' dei maestri Ralf Rangnick e Jürgen Klopp (curiosità, anche lui è nato a Stoccarda, proprio come Blessin) anche in Italia.

I tifosi del Genoa sono già divisi tra coloro che pensano che questa scelta possa essere un suicidio sportivo e sembrano già rassegnati alla Serie B e i tanti che invece apprezzano il nuovo corso e pensano che, solo in questo modo, si potrà davvero aprire una nuova era per il glorioso Grifone. Possibilmente con un miracolo in questa stagione, altrimenti anche pagando il pegno di una retrocessione, se proprio non ci sono alternative.

Gli ingredienti per una docuserie di successo, come detto, potrebbero davvero esserci tutti, ovviamente nella speranza che il finale possa essere diverso, positivo, ma altrettanto clamoroso. Il povero Sunderland ha infatti vissuto tre stagioni con cambi di proprietà e di allenatori, due retrocessioni e la mancata promozione in presa diretta, oggi cerca ancora di risalire dalla League One (la terza serie inglese), ma senza le telecamere al seguito. La vittoria dell'Efl Trophy (coppa inglese dedicata alle squadre di League One, Two e serie inferiori) e l'attuale quarto posto fanno ben sperare nell'inizio di una nuova era. God Blessin Genoa.

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