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Salute

Asma, anche a Genova consulenze specialistiche gratis

Per prenotare una consulenza gratuita occorre chiamare il numero verde 800 628989 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18

Proseguono anche in Liguria dal 12 al 16 giugno le consulenze specialistiche gratuite che Asma Zero Week mette a disposizione per pazienti con asma in circa 40 centri specializzati in tutta Italia, di cui uno a Genova e uno a Sarzana, prenotabili al numero verde 800 628989. Circa mille pazienti sono già prenotati in tutta Italia, ma le opportunità raddoppiano con una seconda settimana, grazie al proseguo dell’attività volontaria dei medici specialisti.

I centri aderenti: chi e quando chiamare per prenotare

Le consulenze specialistiche gratuite, offerte nell’ambito di Asma Zero Week, sono destinate alle persone che hanno già ricevuto una diagnosi di asma. Per prenotare una consulenza occorre chiamare il numero verde 800 628989 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.

- Irccs Ospedale Policlinico San Martino
Largo R. Benzi 10
16132 Genova

- Ospedale San Bartolomeo
Via Cisa
19038 Sarzana (SP)

L'importanza di monitorare l'asma

La campagna, promossa da FederAsma e Allergie - Federazione Italiana Pazienti Odv, in collaborazione con Respiriamo Insieme - Aps, con il patrocinio della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic) e della Società Italiana di Pneumologia (Sip/Irs), in partnership con AstraZeneca, intende sensibilizzare gli oltre 3 milioni di pazienti asmatici in Italia sull’importanza della prevenzione degli attacchi d’asma e la possibilità di ridurre l’impatto della malattia mediante corrette strategie terapeutiche e di comportamento, alla luce delle più recenti scoperte scientifiche e cliniche, invitandoli a effettuare un controllo sullo stato della malattia.

L'asma può essere efficacemente trattata e i pazienti possono ottenere un buon controllo di malattia; tuttavia, in assenza di una gestione appropriata, si possono verificare uno scarso controllo dei sintomi, con la comparsa di riacutizzazioni e un più rapido declino della funzione respiratoria, nonché importanti effetti collaterali. Il primo obiettivo della campagna è quindi sensibilizzare i pazienti a effettuare una valutazione della propria condizione.

“È importante poter valutare periodicamente il livello di controllo della malattia e la frequenza di eventi asmatici acuti. L’uso frequente di broncodilatatori a breve durata d’azione (Saba), per esempio più di 2 volte a settimana, e l’impiego anche intermittente dei corticosteroidi orali (Ocs) per la gestione delle riacutizzazioni sono segnali di uno scarso controllo di malattia”, spiega Fulvio Braido, direttore della Clinica malattie respiratorie e allergologia dell'ospedale San Martino di Genova. “I Saba, infatti, non agiscono sull’infiammazione delle vie aeree e il loro uso regolare o frequente si associa a un aumento del rischio di riacutizzazioni e perfino della mortalità. Ciò nonostante, molti pazienti continuano a dipenderne e abusarne, basti pensare che in Italia i pazienti che usano una quantità di Saba ritenuta “a rischio” sono il 32%, molto spesso senza una prescrizione medica 4 Una situazione su cui occorre intervenire. Lo specialista può aiutare il paziente a cambiare approccio e a rivedere le modalità di gestione della malattia”.

Un’attenzione particolare va poi dedicata all’asma grave, una forma della malattia di cui si stima soffrano in Italia circa 300mila persone tra adulti, adolescenti e bambini.6 Colpisce fino al 10% dei pazienti asmatici, assorbendo circa il 50-80% delle risorse dedicate all’asma nel suo complesso. L’asma grave ha un rilevante impatto sul benessere fisico e psicologico, sulla scuola, il lavoro e la vita familiare e sociale delle persone che ne soffrono. L’asma grave è inoltre spesso sotto-diagnosticato, a causa di un approccio non corretto e tardivo che comporta un uso improprio di farmaci e un peggioramento della malattia.

Più del 60% dei pazienti con asma grave nel nostro Paese è trattato con Ocs; questo espone al rischio di seri effetti collaterali sia a breve che a lungo termine, come ansia e depressione, diabete, osteoporosi, cataratta, insufficienza surrenalica, malattie cerebrovascolari e cardiache. “L'avvento della classe dei farmaci biologici o anticorpi monoclonali, che interrompono i processi infiammatori dell’asma, consente una riduzione dell’uso degli Ocs fino alla loro eliminazione, garantendo una diminuzione delle riacutizzazioni, il controllo dei sintomi e una migliore qualità di vita - riferisce Diego Bagnasco della Clinica Di Malattie Respiratorie e Allergologia del San Martino - Trattandosi di farmaci che agiscono su mediatori specifici, nel percorso diagnostico dell’asma grave occorre identificare le peculiari caratteristiche fisiopatologiche, infiammatorie e cliniche di ciascun paziente, per consentire al medico di personalizzare la strategia terapeutica".

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