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Complesso archeologico sotto la Loggia di Banchi, tre giorni di visite gratuite

La scoperta è avvenuta durante i lavori del Nuovo Museo della Città. Il sito verrà aperto al pubblico nelle giornate da giovedì 17 a sabato 19 febbraio 2022

Grazie a un intervento finanziato dal ministero della Cultura, promosso dal segretariato regionale per la Liguria e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città di Genova e la provincia di La Spezia, negli ultimi mesi del 2021 importanti rinvenimenti archeologici sono emersi nel corso dei lavori avviati all'interno della monumentale Loggia dei Banchi per la realizzazione del Museo della Città.

Ancora una volta il ministero interviene con finanziamenti straordinari per Genova, dimostrando il grande interesse per i suoi musei, la costituenda Casa dei Cantautori e il Museo dell'emigrazione ormai di prossima apertura, oltre che per i suoi monumenti più rappresentativi come la Lanterna e l'Acquedotto Storico.

Il Museo della Città di Genova, fortemente voluto e diretto dal Comune, è finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo; la scelta della sua collocazione al centro del comparto storico medievale, all'interno della monumentale Loggia di Banchi, evidenzia chiaramente il ruolo di fulcro e snodo dei percorsi culturali genovesi che si vuole attribuire a questa nuova realtà espositiva.

La scoperta al suo interno di uno straordinario complesso archeologico è stata da subito interpretata come un'eccezionale opportunità di accrescere il potenziale attrattivo del Museo. È stato pertanto immediatamente istituito un tavolo tecnico tra Segretariato, Soprintendenza, Comune, Regione e progettisti incaricati per la definizione di uno specifico accordo di valorizzazione tra gli enti competenti e l'istituzione di un comitato scientifico per la progettazione del nuovo intervento espositivo.

Prima che il cantiere della Soprintendenza riprenda per completare i lavori di approfondimento e restauro necessari alla musealizzazione del sito, il ministero della Cultura e il Comune, con la condivisione di Regione Liguria, vogliono offrire la possibilità di ammirare in anteprima questo affascinante spaccato della vita di Genova nel Cinquecento.

Il sito verrà aperto al pubblico nelle giornate da giovedì 17 a sabato 19 febbraio 2022, con visite guidate curate dagli archeologi impegnati nei lavori. Lunedì 14 febbraio, ore 12, presso il cantiere della Loggia di Banchi si è svolta la conferenza stampa indetta dal ministero della Cultura allo scopo di illustrare i contenuti dell'iniziativa.

A oggi il cantiere di scavo condotto dalla Soprintendenza ha messo in evidenza due isolati della città medievale, sepolti al momento della costruzione della Loggia nel 1595, separati da vicoli e fiancheggiati da un'antica strada, corrispondente all'attuale via degli Orefici. L'eccezionalità del rinvenimento consiste nello straordinario stato di conservazione degli ambienti, sigillati al momento dell'abbandono: una bottega e un fondaco, conservato con elevati che superano i 3 metri di altezza.

Al loro interno le strutture di approvvigionamento idrico (condutture, canalizzazioni, pozzi e cisterne) e gli apprestamenti per le attività commerciali e artigianali (banconi che sostenevano tavolati di lavoro e di stoccaggio delle merci). La lettura delle stratigrafie murarie consente di valutare come il primo impianto medievale possa risalire già alla metà del XII secolo, cui seguirono successive modifiche e ristrutturazioni fin quasi al momento della demolizione alla fine del '500.

La ricerca d'archivio, ancora in corso, ha consentito di individuare la proprietà degli immobili appartenente ad antichi gruppi nobiliari (gli Usodimare, i De Nigro e gli Imperiale), e ricostruire la maglia insediativa di questo specifico settore della città, centro della vita economica e finanziaria, con le attività dei notai, dei cambi valuta e le vendite pubbliche all'asta, tra cui le famose compere del Banco di San Giorgio.

La Soprintendenza sarà impegnata nella prosecuzione delle indagini archeologiche, negli ulteriori studi e nelle opere di restauro anche nei primi mesi del 2022, per agevolare, insieme al Comune, l'affinamento di ipotesi progettuali che permettano di salvaguardare e rendere fruibile questa nuova affascinate area archeologica all'interno del percorso del Museo. Per la realizzazione della campagna diagnostica, finalizzata alla determinazione dello stato conservativo, ci si avvarrà anche della collaborazione dei laboratori scientifici dell'Arpal (Azienda Regionale per la Protezione dell'Ambiente Ligure).

Si tratta di un sito medievale di grande valore, collocato in un contesto urbano eccezionale, che lascia presagire ulteriori nuove e interessanti scoperte che permetteranno di arricchire la storia della città nelle epoche più remote: dagli scavi emergono infatti le prime strutture e i livelli di vita di epoca romana, ricchissimi di frammenti di anfore provenienti dalle navi che attraccavano in porto, testimonianza preziosa di come la zona di Banchi attraverso i secoli abbia svolto il fondamentale ruolo di crocevia strategico tra il porto e la città.

Visite ogni 30 minuti.
gio 17 e ven 18 febbraio: 14.30 - 15 - 15.30 - 16 - 16.30
sab 19 febbraio: 10 - 10.30 - 11 - 11.30 - 12
Numero massimo di partecipanti per turno di visita: 10.
Ingresso gratuito da piazza Senarega
Prenotazione obbligatoria: 335 1278679 (anche Whatsapp) o email enjoygenova@archeologia.it. Necessario super green pass. Si consiglia di indossare scarpe basse e chiuse.

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