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Villa Pallavicini, finiti i lavori: tornano 'capanna svizzera' e percorso originale ottocentesco

Il parco, nato per volere del marchese Ignazio Pallavicini e inaugurato nel 1846, festeggia il suo 175esimo compleanno con il completamento del suo percorso scenografico originale

Il parco di Villa Durazzo Pallavicini, nato per volere del marchese Ignazio Pallavicini e inaugurato nel 1846, festeggia il suo 175esimo compleanno con il completamento del suo percorso scenografico originale.

Negli scorsi mesi la direzione del parco, che dal 2016 è in gestione all’Ati Villa Durazzo Pallvicini, grazie al sostegno di Asef all’interno del programma ministeriale di ArtBonus, ha portato a termine i lavori di ricostruzione della scenografia della 'capanna svizzera', ultimo tassello mancante delle 15 scene che compongono i quasi tre chilometri di percorso. La 'capanna svizzera', che sarà visibile al pubblico a partire da sabato 25 Settembre, era scomparsa dal percorso del parco da molti decenni.

È stato possibile recuperare la sua forma originale grazie a uno schizzo lasciatoci da Michele Canzio, architetto che si occupò della progettazione del parco. A partire da quell’immagine e da un bozzetto ad acquerello dell’architetto Silvana Ghigino, direttrice del parco, è stato ricreato un modellino in scala, base della successiva ricostruzione.

La capanna in questa storia immaginaria che si svolge lungo il tragitto del parco, rappresenterebbe parte del villaggio dei contadini che avrebbero abitato la collina sotto il controllo di uno spietato capitano del castello. Oltre al piccolo rustico è stata ripristinata e ripulita dalle piante infestanti l’area verde intorno con la piana degli ulivi che, nella scenografia originale era simbolo dell’attività degli abitanti del villaggio.

È stata inoltre effettuata un’importante opera di potatura degli alberi antistanti la capanna per ridonare alla scenografia la magnifica vista di un tempo ed aprire lo sguardo al mare e alla costa ligure di ponente. L’artigiano che si è occupato dei lavori è il falegname Mauro Accossano di Sassello, ormai fedele collaboratore del parco, che ha già costruito le altre due capanne presenti nella Villa e che, con mirabile dedizione, da anni coltiva la segale nei suoi campi, proprio per realizzare i tetti di queste costruzioni.

"A cinque anni dalla presa in gestione del parco di Villa Pallavicini da parte dell’Ati - commenta la direzione del Parco in una nota -  sono stati raggiunti traguardi importanti: il restauro del parco dei divertimenti, quello del chiosco delle rose, un intervento strutturale che ha portato alla riapertura delle grotte degli inferi, la costruzione della capanna della sorgente ed adesso di quella svizzera. Si festeggia con ancora più soddisfazione il compleanno del parco che terrà i suoi cancelli aperti ancora per tutto il mese di ottobre con visite speciali sui restauri ed eventi collaterali da scoprire sui canali social e sul sito ufficiale www.villadurazzopallavicini.it"

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