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Sabato, 20 Aprile 2024
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Vaiolo delle scimmie, nessuna informazione nelle università

Bassetti: “Sarebbe molto utile promuovere la prevenzione di questa importante malattia”

Dopo la lezione del covid-19, le università di tutto il mondo stanno informando gli studenti sul vaiolo delle scimmie, dando la priorità ai test. Non accade ancora a Genova dove l'ateneo, alle porte dell'anno accademico, non ha in previsione una campagna di divulgazione sulla malattia come confermato a GenovaToday: "Non sono a conoscenza di campagne informative su questo tema".

L'appello per diffondere le best practice tra matricole e universitari arriva anche dal professor Bassetti: "Sarebbe un'ottima idea, le misure di contenimento sono fondamentali", commenta il direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino, Matteo Bassetti. 

"Dobbiamo ricordarci che il 97% dei contagi riguarda appunto maschi che hanno avuto rapporti sessuali con altri maschi che hanno avuto rapporti a loro volta a  rischio, soprattutto nelle fasce più giovani che è quella appunto tra i 18 e i 25 anni".

Le università, in particolare, possono essere punti critici per la trasmissione del vaiolo della pelle. Come spiegato anche in un recente articolo su Nature, gli studenti tendono ad avere un numero molto più elevato di contatti sociali.

"Una parte di questa fasce frequenta anche le università e quindi credo che sarebbe una cosa molto utile quella di promuovere la prevenzione di questa importante infezione, attraverso una corretta informazione sia sulla vaccinazione sia sulle modalità attraverso le quali si può venire in contatto", conclude l'infettivologo.

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