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Giovedì, 28 Settembre 2023
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Vaiolo delle scimmie, primo caso in Italia. Bassetti: "Noi siamo pronti"

Il direttore del reparto di malattie infettive del San Martino a Genova Today: "Il primo messaggio che voglio lanciare è che, se ci saranno dei casi che arriveranno nella nostra città o nella nostra regione, saremo perfettamente in grado riconoscerli e gestirli"

In Italia è stato identificato il primo caso di vaiolo delle scimmie, lo ha ufficializzato l'Istituto Spallanzani di Roma. La malattia è stata contratta da un ragazzo che, dopo essere tornato dalle isole Canarie, si è presentato al Pronto soccorso dell'Umberto I.  "Il quadro clinico - riferisce lo Spallanzani - è risultato caratteristico e il Monkeypox virus è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e di sequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. La persona è ricoverata in isolamento in discrete condizioni generali". Potrebbe non essere l'unico contagio, sono infatti in corso indagini epidemiologiche e tracciamento dei contatti su altri due casi sospetti. 

Attualmente sono stati identificati nove casi nel Regno Unito e uno in Massachusetts. Il Portogallo ha individuato cinque casi di virus e ne sta indagando altri 15, tutti riguardano uomini giovani. Valutazioni in corso anche su otto persone in Spagna e un caso anche in Svezia. La catena di trasmissione in Gran Bretagna è ancora 'sconosciuta', solo un caso è collegabile a un viaggio in Nigeria. Due casi e una probabile infezione sono legati a un nucleo familiare, mentre gli altri quattro stati rilevati in uomini omosessuali o bisessuali.

Matteo Bassetti, direttore del reparto di malattie infettive al San Martino di Genova, spiega a Genova Today: "I professionisti e gli esperti di malattie infettive sono perfettamente in grado di riconoscere i casi e quindi, qualora ci fossero ovviamente, di collocarli nelle strutture appropriate. Il nostro reparto ha tutte le strutture e le caratteristiche per poterli gestire. Il primo messaggio che voglio lanciare è che, se ci saranno dei casi che arriveranno nella nostra città o nella nostra regione, ovviamente saremo perfettamente in grado di gestirli e di riconoscerli. Abbiamo già fatto una riunione oggi (giovedì 19 maggio 2022, ndr) e ne faremo un'altra domani con tutto il personale medico e infermieristico, sensibilizzandolo sull?argomento con fotografie e con tutte quelle che sono le definizioni dei casi". 

Esistono dei farmaci per curare il vaiolo? "Farmaci per trattarlo non ce ne sono - risponde Bassetti - ma bisogna dire che ci sono differenze tra il vaiolo delle scimmie e quello umano, che aveva una mortalità de 30%, anche se parliamo di tempi e sistemi diversi da quelli attuali. Il vaiolo delle scimmie portato all'uomo ha una mortalità del 10%, queste forme sembrano invece molto più blande. Esiste comunque la possibilità che chi è vaccinato contro il vaiolo lo sia anche nei confronti di queste forme, questo vuol dire che le persone nate fino ai primi anni '70 hanno evidentemente una possibilità maggiore di proteggersi". 

Quali sono i sintomi e cosa fare se si hanno dei dubbi? "É molto importante sottolineare - spiega Bassetti - che in caso di contatti con qualcuno che abbbia avuto delle forme di questa infezione, o in caso di manifestazioni cutanee anomale con febbre, mal di testa e malessere, sia fondamentale una visita in una struttura adeguata: a malattie infettive, dal dermatologo. Le lesioni hanno caratteristiche molto simili a quelle della varicella e sifilide, sono delle pustole abbastanza importanti che si hanno sulla pelle". 

Come si trasmette il vaiolo? "La trasmissione di questo virus può avvenire o attraverso il contatto con le lesioni o attraverso le goccioline di parte della saliva, è però molto difficile un contagio a distanza. Bisogna stare tranquilli, ma agire ed essere pronti per essere in grado di diagnosticare eventuali casi come è già avvenuto allo Spallanzani di Roma, che è un istituto di malattie infettive. Noi infettivologi siamo perfettamente in grado di gestire eventuali casi che dovessero verificarsi da noi ed è probabile con la diffusione che c?è in questo momento perché ogni paese a distanza di un?ora dall?altra sta riportando i primi casi che prima poi arriverà credo anche nella nostra città".

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