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Emergenza covid, l'Università di Genova taglia le tasse

Per l'anno accademico 2020/2021 l'ateneo ha deciso di ampliare la cosiddetta "no tax zone": ecco quali sono i requisiti

Dopo una fine di anno accademico molto complessa causa emergenza sanitaria coronavirus, e dopo le numerose proteste anche in piazza degli studenti, l’Università di Genova ha deciso di tagliare le tasse per l’anno 2020-2021.

Il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione hanno approvato alcune modifiche alla contribuzione universitaria, ampliando la cosiddetta “no tax area”, quella in cui viene di fatto azzerato il contributo universitario. La soglia massima dell’Iseeu (Indicatore della Situazione Economica Equivalente universitario) sale dunque da 13.000 euro a 24.000 euro, superando la soglia di 20.000 euro stabilita dal D.M. n. 234 del 26 giugno 2020.

Gli studenti che presenteranno un reddito inferiore ai 24.000 euro, dunque, non pagheranno tasse per il primo anno di iscrizione, mentre per gli anni successivi, oltre al reddito, dovranno rispettare i seguenti requisiti:

  • essere iscritti da un numero di anni accademici inferiore o uguale alla durata normale del corso di studio, aumentata di uno;
  • nel caso di iscrizione al secondo anno accademico aver conseguito, entro la data del 10 agosto del primo anno, almeno 10 crediti formativi universitari;
  • nel caso di iscrizione ad anni accademici successivi al secondo aver conseguito, nei dodici mesi antecedenti la data del 10 agosto precedente la relativa iscrizione, almeno 25 crediti formati

Per gli studenti Unige con Isee compreso tra 24.001 e 30.000 euro, invece, l’atene ha decretato un incremento dell’esonero parziale del contributo universitario (qui per chiedere le info).

Esami di stato e di ammissione ai corsi

Anche il contributo per gli esami di Stato è stato ridotto del 20%, passando da 250 a 200 euro. Rimasto invariato il contributo per le prove integrative.

I contributi alle spese per sostenere le prove di ammissione ai corsi a numero programmato sono così variati:

  • 100 euro per Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria;
  • 50 euro per gli altri concorsi di ammissione svolti con modalità in presenza;
  • • 30 euro per gli altri concorsi di ammissione svolti con differenti modalità da quella in presenza.

«Dati alla mano, considerando i numeri dell'anno accademico 2019/20 - fa sapere l’Università - su un totale di circa 31.900 studenti, con le nuove regole ben il 28% di loro non verserà il contributo all'Università«.

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